Il regista lituano Mantas Kvedaravičius, autore di film come Barzakh (2011), Mariupolis (2016) e Partenone (2019), catturato e assassinato dall’esercito russo a Mariupol all’inizio di aprile, sarà al Festival di Cannes con il suo ultimo lavoro, postumo. La sua fidanzata, Hanna Bilobrova, che era con lui al momento dell’uccisione, è stata in grado di riportare il girato e montarlo con il montatore di Mantas, Dounia Sichov. “Il film si intitola Mariupolis 2, era fondamentale mostrarlo, l’abbiamo aggiunto”, annunciano dal Festival.
Mariupolis 2 sarà proiettato giovedì 19 maggio nel Teatro Buñuel alle 11:30 e venerdì 20 maggio alle 11:00 nel Teatro Agnès Varda per la stampa. Nel 2022, Mantas Kvedaravičius è tornato in Ucraina, nel Donbass, nel cuore della guerra, per stare con le persone che aveva incontrato e filmato nel 2014 e nel 2015. Dopo la sua scomparsa, i suoi produttori e collaboratori hanno messo tutte le loro forze per continuare a trasmettere il suo lavoro, la sua visione e i suoi film. Con enorme forza e sensibilità, Mariupolis 2 descrive la vita mentre continua in mezzo ai bombardamenti e rivela immagini che trasmettono sia la tragedia che la speranza.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski