Cominceranno a fine agosto, in Lituania, le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores, Educazione siberiana, tratto dall’omonimo bestseller autobiografico di Nicolai Lilin. Nel cast di giovanissimi russi, “anche un attore sessantenne e una giovane attrice inglesi o americani un po’ più noti”, ha dichiarato il regista all’Ansa.
Il film, sceneggiato da Stefano Rulli e Sandro Petraglia, è prodotto da Cattleya, che aveva acquisito i diritti del romanzo, e Universal. “Educazione siberiana”, pubblicato da Einaudi e tradotto in 14 lingue, rievoca l’adolescenza pericolosa dell’autore tra gang, scontri, arresti, carcere minorile, vissuta negli anni della fine dell’Urss, in Transnistria, tra Moldavia e Ucraina, dove negli anni ’30 Stalin deporto’ gli irriducibili fuorilegge siberiani, discendenti dei briganti Urka.
“Vista la storia – ha spiegato Salvatores – avremmo dovuto girare in Transnistria. E’ una regione in cui sono state deportate nel passato moltissime comunità criminali, ogni gruppo controllava una zona. Oggi resta una terra pericolosissima, dove si vendono armi al miglior offerente compresa Al Qaida. E’ impossibile girare là. Abbiamo quindi trovato una regione simile, la Lituania, tra la Moldavia e il Mar Nero”.
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