8½: le nuove strategie produttive del cinema italiano tra Covid e incertezze future

Punta i riflettori sui produttori che vogliono rischiare, sperimentare ed esplorare i generi, il numero di marzo del bimestrale


Perché in Italia la figura del produttore è sempre stata relegata a un ruolo marginale? Come mai la dimensione industriale del cinema è spesso stata sottovalutata? Esiste una nuova generazione di produttori capace di parlare al mondo e rischiare? Se lo chiede il numero di marzo di 8½ il bimestrale dedicato a numeri, visioni e prospettive del cinema italiano, edito da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con la DG Cinema e Audiovisivo del MiC, cercando di capire in che modo si muova oggi la figura del produttore tra innovazione e conservazione. Come si raccapezzino soprattutto ora con l’ulteriore sfida rappresentata dal Covid, lo chiede ad Andrea Jervolino, Donatella Palermo, Isabella Cocuzza, Luca Barbareschi, Marta Donzelli, Nicola Maccanico, Matteo Rovere, Martha Capello.

Su quali siano le strategie da attuare per assicurare al comparto una ripresa prolifica e durevole delle attività dicono la loro invece Francesca Cima, Paolo Del Brocco, Elda Ferri e Riccardo Tozzi. Al centro delle Inchieste di questo numero c’è la moda: dopo l’introduzione di Nicole Bianchi che intervista la creatrice e direttrice del Fashion Film Festival Milano, Constanza Cavalli Etro, il magazine analizza il complesso di inferiorità tutto italiano nei confronti delle pellicole sugli stilisti, cercando di individuare i motivi per cui in Francia si realizzino con successo film su Coco Chanel e Yves Saint Laurent e da noi si faccia fatica anche solo a immaginare di farlo. Chiamati a parlare dell’argomento sono i registi Damiano e Fabio D’Innocenzo, la critica Emanuela Martini e il produttore Simone Gattoni.

Per la sezione Anniversari, a essere analizzato, a 50 anni dall’uscita in sala è Morte a Venezia di Luchino Visconti. A due anni dall’inizio della collaborazione con la rivista per la rubrica Cinema e Arte, Sky Arte decide di pubblicare una riflessione sulle circostanze artistiche e produttive tutte particolari del 2020 a firma del suo direttore, Roberto Pisoni. Un tema ripreso anche dalla testimonianza di Pivio, musicista e compositore di colonne sonore che in Cinema e Musica racconta i retroscena di genesi e registrazione delle partiture per Diabolik dei Manetti Bros. L’animatore Edoardo Natoli approfitta di Cinema e Animazione per lanciare un vero e proprio appello ai produttori italiani affinchè investano e realizzino film a cartoni animati, mentre in Cinema e Istituzioni, il direttore editoriale del magazine, Gianni Canova dialoga con Alberto Barbera, confermato alla guida della Mostra del Cinema di Venezia, a proposito del cinema nell’era del Covid ma anche dei progetti per il futuro del suo mandato.

La collaudata sezione Cine Gourmet dà la parola a Massimo Gaudioso che oltre a raccontare la sua doppia anima di sceneggiatore e regista svela la sua ricetta per il sartù di riso, mentre il Focus stavolta ci parla della cinematografia palestinese grazie al punto di vista critico a cura dell’esperta Lena Mansour. Ampio spazio alle novità editoriali con le presentazioni di Due palle…di Natale il volume in cui Neri Parenti racconta la fenomenologia dei Cinepanettoni e L’archivio del diavolo, seguito de Il signor diavolo, raccontato dallo stesso autore Pupi Avati attraverso un’intervista in cui svela che questo romanzo è tanto complesso da sintetizzare che alcune parti sfuggono addirittura a lui.

Cristiana Paternò ci guida invece alla scoperta di una importante mostra fotografica, Ritratto rosso – Elisabetta Catalano guarda Federico Fellini, allestita all’interno del Teatro 1 negli Studi di Cinecittà. Un’esposizione che racconta la straordinaria affinità elettiva tra il maestro del cinema italiano e il genio del ritratto fotografico. Infine, per il consueto appuntamento con Internet e nuovi consumi, Carmen Diotaiuti ci porta a curiosare in Interno Cucina, progetto espositivo digitale su Instagram che racconta l’evoluzione abitativa degli italiani attraverso uno degli ambienti più amati e usati della casa, grazie a 97 fotogrammi tratti da altrettanti film prodotti negli ultimi vent’anni.

Sul sito www.8-mezzo.it, è possibile scaricare gratuitamente tutti i numeri della rivista, compreso l’ultimo. A curare il progetto grafico della testata, nella versione cartacea e online, 19Novanta Communication Partners. L’appuntamento con il magazine n. 56 è per maggio.

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19 Marzo 2021

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