Una giornata di mobilitazione, ma anche di cinema, per sostenere e sollecitare la concessione dei benefici della legge Bacchelli al regista Giuseppe Ferrara, è stata organizzata a Roma per domenica 8 dicembre dall’associazione Apollo Undici in collaborazione con l’Anac.
L’appuntamento è per le ore 19 in via Nino Bixio (nei pressi di piazza Vittorio) nella sala Piccolo Apollo dove lo schermo si accenderà di nuovo su uno dei caposaldi del cinema politico: Il caso Moro per la cui interpretazione Gian Maria Volontè vinse l’Orso d’argento nel 1986.
Ferrara ha compiuto 81 anni, le sue condizioni di salute non sono buone e purtroppo nemmeno quelle economiche, aggravate da uno sfratto dall’appartamento in cui abita che diverrà esecutivo a giorni. Il regista è in attesa che il Comune di Roma mantenga l’impegno di concedergli un alloggio di quelli confiscati alla mafia.
Già da prima dell’estate lo stesso Ferrara ha inoltrato la richiesta per accedere al fondo previsto dalla legge Bacchelli, ma finora non ha avuto risposta.
L’appuntamento di domenica 8 si prefigge di stimolare l’impegno, non solo dei cosiddetti uffici competenti, ma anche e soprattutto delle forze politiche, ad accelerare il percorso e la firma del provvedimento.
L’appello lanciato da Apollo Undici e dall’Anac conta già le firme di centinaia di cineasti, critici, giornalisti, istituzioni, privati cittadini e domenica 8 dicembre a rilanciarlo saranno Ettore Scola, Ugo Gregoretti, Michele Placido (Giovanni Falcone nel film omonimo), Sergio Rubini (Il caso Moro), Anna Galiena (Guido che sfidò le Brigate rosse), Giuliana De Sio (Cento giorni a Palermo), Adalberto Maria Merli (Faccia di spia, Cento giorni a Palermo e Segreto di Stato), il produttore Mauro Berardi (Il caso Moro), il regista Marco Leto.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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