7 marzo 2024, la rassegna stampa

In Italia l’attesa uscita in sala di ‘Un altro ferragosto’ di Virzì e agli Oscar la solida speranza per ‘Io Capitano’, con l’unica certezza per ‘Oppenheimer’ e la ‘black list’ dei registi geniali rimasti senza statuetta. Poi le interviste a Mamadou Kouassi, Valerio Mastandrea, Laura Morante e Nicole Rossi.


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DA HITCHCOCK A KUBRICK E LYNCH, I GENI DELLA REGIA RIMASTI SENZA STATUETTA

“Eliminati gli esploratori della forma, indagatori e rivoluzionari dello sguardo. Bruciati al rogo autori troppo liberi o troppo intriganti, allergici agli standard, costruttori di preziosissime memorie visive. Tutto in nome della qualità. Ma quale qualità?” Se lo chiede  Renato Scatà su ‘Avvenire’ in un’interessante disamina di alcuni dei più influenti registi della storia del cinema a cui non è stato mai assegnato il Premio Oscar. Basti dire che tra loro, oltre ai tre già citati, risultano Orson Welles, Akira Kurosawa, Ingmar Bergman, Robert Altman, Charlie Chaplin e Sergio Leone.

IO CAPITANO, LA SPERANZA “È LECITA E PERFINO SOLIDA”

“Dovesse vincere, Io capitano sarebbe il quindicesimo italiano a fregiarsi della statuetta al film in lingua straniera, ora ‘internazionale’”, scrive Federico Pontiggia sul ‘Fatto Quotidiano’. “Per i bookmaker ha davanti La zona d’interesse di Glazer, ma la speranza è lecita, e perfino solida”, secondo il giornalista. “Io capitano è l’unico a contemplare in cinquina neri e migranti, e con uno spirito avventuroso non peregrino”. Mentre “Oppenheimer, per cui il mai vincente Nolan ha avuto tre delle sue fin qui otto nomination, non conosce rivali quale Best Picture”.

MASTANDREA: IN UN MOMENTO IN CUI LE CASE DI PRODUZIONE CHIUDONO, NOI APRIAMO

“Lanciamo ‘Damocle’ nello spirito con cui facemmo Non essere cattivo di Claudio Caligari. E tra i progetti c’è il film dal suo ultimo copione, Andare ai resti. Così l’attore, regista e neoproduttore a Stefania Ulivi sul ‘Corriere della Sera’. Di recente sui set di Adagio e Diabolik, ora interprete e supervisore creativo della serie tv Antonia e al montaggio del nuovo film da regista, Nonostante, parla del suo ruolo in C’è ancora domani: Cortellesi “ha preso la mostruosità del mio personaggio e l’ha portata al ridicolo, all’idiozia. Da trent’anni interpreto maschi fragili, se lui sembra una novità vuol dire che ho lasciato il segno”.

IL CINEMA E L’8 MARZO, PARLANO LAURA MORANTE E NICOLE ROSSI

“Gli uomini restano protagonisti fino a 8o anni, per le donne da un certo momento i ruoli si assottigliano. Un buon segno che ci siano più registe, alla lunga sul tema parità succederà qualcosa nello spettacolo”, dice Morante, protagonista del film tv di Roberto Faenza Folle d’amore: Alda Merini e da oggi al cinema nel cast di Un altro Ferragosto di Paolo Virzì. Con lei, nell’inserto Economia del ‘Corriere della Sera’, Enrico Caiano intervista anche Nicole Rossi: “L’8 marzo non è una festa ma il rinnovo di una lotta dopo un tragico incidente in fabbrica”, spiega la protagonista 24enne della sesta stagione di Skam: “Nel cinema (…) il fisico di noi donne è sempre sotto la lente di ingrandimento, in varie occasioni mi è stato chiesto se sono fidanzata, se voglio figli, eccetera”.

MAMADOU KOUASSI: IO CAPITANO È UNA STORIA CHE RACCONTA ALTRE STORIE

“Quanti Mamadou stanno arrivando sul nostro territorio e non avranno le opportunità che ha avuto lui?”, si chiede con Annachiara Valle su ‘Famiglia Cristiana’ il mediatore culturale ivoriano che con la sua storia ha ispirato il film di Garrone in cinquina degli Oscar per il Miglior Film internazionale. “Sono stato salvato dalla Guardia costiera italiana e oggi ho la possibilità di raccontare quello che ho vissuto: deserto, morte, torture in Libia. Non sarei quello che sono senza le persone che mi hanno aiutato, io ho potuto seguire un percorso di integrazione. Oggi con le nuove leggi non è più così, questi percorsi non esistono più”.

07 Marzo 2024

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