3 novembre 2023, la rassegna stampa

Le difficoltà in casa di Topolino, l'ora decisiva per il cinema italiano, il successo di Cortellesi e Favino, il 'Codice Carla' di Luchetti, l'ultimo Pasolini e le interviste a Anne Parillaud, Vincent Lindon, David Fincher e Sylvester Stallone


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

Codice Carla, Luchetti racconta Fracci

Su L’Espresso il racconto di Codice Carlail film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti, in arrivo nelle sale il 13,14 e il 15 novembre, prodotto da Anele e Luce Cinecittà con Rai Cinema. “Un’altra Carla, donna prima ancora di ballerina”. Le musiche originali sono di Thom Yorke.

Lebowski è ancora grandissimo

Torna in sala dal 6 novembre in occasione del suo primo quarto di secolo Il Grande Lowski, “qualcosa più di un film” scrive Alberto Crespi su La Repubblica. “Un mondo nel quale sarà bello ritornare, per rivedere attori meravigliosi come Jeff Bridges e soprattutto lo strepitoso John Turturro nel ruolo secondario ma indimenticabile”.

Cinema Italiano, l’ora del rilancio?

Sul Corriere della Sera un articolo a firma Walter Veltroni in cui si annuncia “L’ora del rilancio” con il successo di Cortellesi e Favino, “star degli incassi”. Scrive Veltroni: “In questo tempo cupo, carico di paure e privo di sogni, le persone che vanno al cinema cercano emozioni. Forse ora ne desiderano una specie particolare: la speranza”.

Paola Cortellesi e la sorpresa del successo

Paola Cortellesi a IlSecoloXIX rivela di essere sorpresa da un successo che non si aspettava e per cui andrà ora nelle sale “per dire il mio grazie al pubblico”. Nell’intervista a cura di Tiziana Leone la genesi del film, “Il finale potente non l’avrei trovato senza mia figlia Laura e senza quella voglia di raccontare a lei che quello che siamo oggi non è scontato. Una voglia dettata dall’amore materno”.

Nella fabbrica dei sogni

“Cinecittà è un topos di Roma” scrive oggi Lidia Lombardi su Mag 1861, “un luogo imprescindibile perché se è vero che Roma è stata anche la Hollywood sul Tevere, la sua storia del Novecento ha contemplato pure la dolce Vita”. L’articolo dal titolo ‘Nella fabbrica dei sogni’ percorre gli Studios di Via Tuscolana, descrivendone tesori e aneddoti.

Orson Welles in Italia

Ampliato con un testo di Pupi Avati dalla Nave di Teseo il saggio di Alberto Anile Orson Welles in Italiaracconto dell’esilio italiano del regista in fuga da Hollywood. “Vigeva in Italia il neorealismo, e nessuno aveva visto Citizen Kane e i suoi tagli di luce espressionistici” scrive Daria Galateria su IlVenerdì di Repubblica raccontando di “Orson Welles al Quirinale”.

L’ultimo, scomodissimo, Pasolini

Un libro racconta l’ultimo soggetto “scomodo” a cui Pier Paolo Pasolini stava lavorando prima della morte. Edito da Edizioni San Paolo, comprende la due versioni della sceneggiatura pasoliniana del San Paolo che fu richiesto al regista da Don Giacomo Alberione, fondatore di Famiglia Cristiana,  e una breve postfazione di Liliana Cavani. “Il film incompiuto è occasione di rimpiano” scrive Claudia Gualdana presentando oggi il libro su Liberoquotidiano, “ma anche per una riflessione sul nichilismo del nostro tempo”.

Enrico Lo Verso: “Che fine ho fatto? Teatro, teatro, teatro”

Sul Corriere della Sera intervista a Enrico Lo Verso, che racconta la sua vita dopo il Leone d’Oro, conquistato nel 2000 quando smisero di chiamarlo: “non ho mai capito perché”. Ora pota alberi attorno alla sua casa in Sicilia, sotto Noto, e si è dato anima e cuore al teatro: “Sì, teatro, teatro teatro. Da allora i fatti sono questi, non ho mai più lavorato in un film con una grossa produzione” racconta ad Alessandra Arachi.

Da Nikita a Proust

Anne Parillaud, 63 anni oggi, racconta sul Corriere della Sera la sua carriera, dal successo di Nikita di Besson al nuovo A la Recherchein cui un’attrice nobile vuol convincere Visconti a realizzare un film sul capolavoro di Proust. “C’è lo sguardo universale e profondo di Proust su persone e cose”. Rispetto al passato, Parillaud è orgogliosa di essere stata Nikita, “ma ha portato anche solitudine, mi sentivo prigioniera di quel ruolo”. Su Sette invece l’intervista al regista di A la Recherche Giulio Base, che definisce il suo film “un’operazione culturale per avvicinare al cinema le generazioni che non hanno vissuto l’era del grande cinema italiano”.

Disney, tra acquisizioni e paure: la seconda era di Bob Iger

Il Sole24ore ricostruisce la trattativa di Disney per rilevare il 33% delle quote mancanti per controllare in toto la piattaforma streaming Hulu. Un accordo da 8,6 miliardi. Disney gestisce Hulu dal 2019, che conta intorno ai 48,3 milioni di abbonati. Per il gruppo di Burbank l’acquisizione “favorirà gli obbiettivi di streaming della Disney”. Su Il Foglio invece la ricostruzione della “dura seconda vita” di Bob Iger, tra costi da tagliare, azionisti ribelli e politica.

Anche Marvel trema: supereroi in allarme

Preoccupazione tra i creativi del Marvel Cinematic Universe, in difficoltà secondo gli analisti di Hollywood. “Un sentimento di angoscia” scrive Matteo Sacchi su Il Gionale, “tutti alla Marvel hanno dovuto prendere atto di una serie di flop registrati sullo schermo, da uno scandalo legale che coinvolgeva una delle sue più grandi sta ai dubbi sulla strategia di estendere il marchio nello streaming”.

Vincent Lindon professore paziente

“Ai tempi dei vostri Pasolini, Monicelli e De Sica era diverso, oggi non credo che un film possa cambiare le cose”. A parlare è Vincent Lindon, in colloquio con Claudia Catalli per L’Espresso. Alla Festa del Cinema di Roma ha presentato Like a Son di Nicolas Boukhrief, in cui è un professore di storia che ama insegnare e incontra un adolescente rom: “Il senso di umanità e generosità deve venire dai singoli cittadini”.

Dal Killer al regista: Fincher arriva su Netflix

“Ci siamo subito allontanati dal graphic novel” racconta David Fincher a Paola Zanuttini de IlVenerdì di Repubblica. Il regista arriva su Netflix dal 10 novembre con The Killer, tratto dall’omonimo fumetto e presentato a Venezia80. “La monotonia del lavoro del regista è paragonabile a quella del lavoro del killer. Ma lo shooting non prevede che noi si ammazzi la gente, anzi: siamo lì per magnificarla”.

Stallone come le Kardashian

Su Netlix da oggi il documentario dedicato alla vita e alla carriera di Sylvester StalloneSly“Tra filmati inediti, foto personali e commenti di amici di lunga data”, presenta Paolo Travisi su Il Messaggero, “si scava in profondità, a partire dai traumi dell’infanzia”. Quest’anno è atteso anche l’arrivo di The Family Stallone, sul modello del brand tv delle Kardashian, ma con Stallone e figlie.

 

Alessandro Cavaggioni
03 Novembre 2023

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