Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
SCORSESE: FU BOB DE NIRO A RACCOMANDARMI DI CAPRIO COME “UN RAGAZZO DI TALENTO”
Sul Corriere della Sera Valerio Cappelli dedica un articolo al leggendario trio riunito in occasione del film Killers of the flower moon, in uscita il 19 ottobre prossimo: diretto Martin Scorsese, protagonisti Robert De niro e Leonardo Di Caprio, “i tre figli di Little Italy che hanno reso lo schermo ancora più grande” e intervista il grande regista premio Oscar: “fu Bob a segnalarmi Di Caprio, la prima che mi racomandò qualcuno, disse:’è un ragazzo di talento’.
GARRONE: NON SONO DIVENTATO BUONO, MA PADRE. PERCIÒ ANCHE IO CAPITANO È MOLTO PINOCCHIESCO
Sul ‘Venerdì’ di Repubblica Paola Zanuttini intervista Matteo Garrone: “Da quando sono diventato padre la cosa ha influito sui miei film: in Dogman c’è un padre che ha un forte rapporto con la figlia, in Io Capitano Seydou e Moussa abbandonano le madri, come Pinocchio lascia Geppetto per il paese dei balocchi”. “L’idea del film è nata molti anni fa in un centro di accoglienza dove incontrai il vero protagonista della storia a cui mi sono ispirato, ma mi sono sempre sentito a disagio ad occuparmene dalla mia condizione di italiano borghese”.
MAMADOU PLI: MI SCRIVONO DALLA COSTA D’AVORIO, VOGLIONO SAPERE QUANDO ARRIVERÀ IO CAPITANO
Sullo stesso inserto di Repubblica un lungo articolo intitolato ‘Noi capitani’, anticipato in copertina, racconta il tutto esaurito al Cinepolis di Caserta per la prima cittadina di Io Capitano. Qui vive Mamadou Pli, uno degli attori di Io capitano, che lavora come mediatore culturale per il Movimento migranti e rifugiati della città. Alla prima partecipano anche Matteo Garrone e il cast, mentre nel pubblico ci sono molti migranti che conoscono bene il viaggio di Seydou e Moussa. Mamadou racconta il suo, terrificante: “mio padre mi ha mostrato le lettere che gli mandavo dalla Libi, in cui congiuravo tutti di non partire”.
GIOVANNA MEZZOGIORNO: UNFITTING MI HA RIGUARDATO DI PERSONA, IL SET PUÒ ESSERE CRUDELE
Arianna Finos su ‘la Repubblica’ intervista Giovanna Mezzogiorno sul cortometraggio Unfitting (letteralmente ‘inadatta’), il suo debutto alla regia che sarà presentato alla Festa di Roma: il racconto di un’attrice alla quale in ogni momento, sul set o in tv, vine ricordato di essere fisicamente inadeguata. “Anche io sono stata molto criticata quando avevo preso peso, ma nel mio corto non ci si piange addosso, c’è grande ironia”.
GIOVANNI MORRICONE: TRA I BRANI MENO NOTI DI PAPÀ CI SONO CAPOLAVORI
Su 7, l’inserto settimanale del Corriere, Valerio Cappelli intervista Giovanni Morricone, il figlio minore del grande compositore al centro dell’omaggio voluto da Cinecittà all’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles, disegnato da Renzo Piano. “Insieme a una società tedesca cerchiamo di promuovere la sua musica sconosciuta, che secondo noi familiari contiene dei capolavori assoluti”.
FILIPPO SCOTTI: VORREI FARE UN CINEMA CHE FATICO A TROVARE
‘Il Fatto Quotidiano e il ‘Venerdì’ di Repubblica intervistano Filippo Scotti, il giovane protagonista di È stata la mano di Dio nel ruolo di Paolo Sorrentino ragazzo, protagonista della serie Un’estate fa, in onda su Sky e Now dal 6 ottobre prossimo. “Devo ringraziare Sorrentino e i registi di questa serie che hanno creduto in me, ma anche la mia prof del liceo e la direttrice del corso di lettura espressiva. Adoro la fotografia, in questo momento sono conquistato dal cinese Fan Ho”.
LUCA BARBARESCHI: IL POLITICALLY CORRECT MI ODIA PERCHÉ FINANZIO POLANSKI
Intervista a tutto campo di Cristiana Allievi a Luca Barbareschi Su ‘7’, l’inserto settimanale del Corriere: la vita, l’infanzia infelice abbandonato dalla madre, il rapporto difficile con le donne. Poi il suo sodalizio quarantennale con Polanski, di cui ha appena finanziato il quinto film, The Palace: “Sono un eroe e il fatto che io lo difenda e ci lavori insieme da tanti anni fa sì che il mondo del politically correct mi odi”.
4 GIORNI PER LA LIBERTÀ: NAPOLI 1943, IL PIENONE PER L’ANTEPRIMA AL MERCADANTE
L’edizione napoletana de ‘la Repubblica’ ci parla del pienone registrato ieri sera al Teatro Mercadante per l’anteprima di 4 giorni per la libertà: Napoli 1943, il docufilm di Massimo Ferrari e Luciano Stella prodotto da Big sur e Luce Cinecittà con Rai Documentari, Titanus e Mad Entertainment, in onda questa sera su Rai 3: il racconto di una comunità che esattamente 80 anni fa, nella tragedia, trova la propria anima solidale e fa guerra alla guerra, cacciando a mani nude gli occupanti nazisti in una vera insurrezione popolare.
SCHUBERTH, IL LIBRO SUL SARTO CHE VESTÌ GINA LOLLOBRIGIDA E E SOPHIA LOREN
Il ‘Venerdì’ di Repubblica recensisce Emilio Federico Schuberth, il libro intitolato al nome del sarto che negli anni ’50 vestiva le dive ed era lui stesso una star: così famoso che la sua boutique era nota come “la quinta basilica romana”. “Era l’epoca della Hollywood sul Tevere – scrive Dorothea Burato – quando a Roma andavano e venivano attrici di fama internazionale per interpretare film negli economici studi di Cinecittà”.
Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi