28 marzo 2024, la rassegna stampa

Il nuovo allestimento di ‘Cinecittà si Mostra’, poi le interviste a Piera de Tassis, Robin Wright, Ella Rumpf, Loris Lai, Virginia Raffaele, Francesca Fabbri Fellini e Gabriel Garko.


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

 

DA DAFOE A BOWIE, IL NUOVO ALLESTIMENTO DI ‘CINECITTÀ SI MOSTRA

“I segreti di un grande film passano anche per gli abiti dei suoi protagonisti, e Cinecittà sa che parte del suo patrimonio sta proprio nei costumi che hanno segnato le sue produzioni”, scrive Patrizio Ruviglioni su ‘la Repubblica’, definendo un vero e proprio “viaggio nello spazio e nel tempo” quello esposto a ‘Cinecittà si Mostra’: “dal 29 marzo arrivano quelli indossati da Kasia Smutniak, Eva Green, Margherita Buy, Lily James, Willem Dafoe e addirittura David Bowie, in un allestimento a cura di Barbara Goretti”.

PIERA DE TASSIS: OTTIMI FILM, MA LE QUOTE DI MERCATO NON LIEVITANO

“Non siamo più nella società dello sguardo ma in quella della guerra. Domina il voyeurismo e nello stesso tempo l’indisponibilità a vedere”, afferma la Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano in un’intervista di Gianluca Arnone su ‘La rivista del cinematografo’. “Abbiamo maestri in formissima, come Bellocchio, Moretti, Martone. Grandi autori non più giovanissimi come Sorrentino e Garrone. Ma non ancora una nuova generazione d’autori. E di conseguenza nuovi immaginari. Bisognerebbe tornare in strada. C’è troppa autoreferenzialità”

ELLA RUMPF: MARGHERITA COME ARIANE, UNICA DONNA IN UNIVERSITÀ DI SOLI UOMINI

Per prepararmi al mio ruolo ho incontrato Ariane Mezard, la matematica cui si è ispirata la regista”, racconta a Marco Consoli su ‘La Stampa’ la 29enne attrice franco-svizzera (Freud, Succession) che ne Il teorema di Margherita di Anna Novion, da oggi in sala, è una studentessa dell’Ecole normale supérieure che lavora a un problema considerato irrisolvibile, guidata dal professor Werner (Jean-Pierre Darroussin). “Anche lei, unica donna in un’università popolata solo da uomini, si è vista scippare una propria ricerca da qualcun altro che vi ha posto sopra il suo nome”.

VIRGINIA RAFFAELE: LA VIOLENZA VA SEMPRE COMBATTUTA

“L’accoglienza dovrebbe essere la base del buonsenso”, afferma l’attrice, tra i protagonisti de Un mondo a parte di Riccardo Milani oggi in uscita, in un’intervista di Gian Luca Pisacane su ‘Famiglia Cristiana’. “Nel film è rivolta specialmente ai bambini, che in questo momento sono le principali vittime della guerra in Ucraina e del conflitto in Palestina. È davvero un brutto momento, sono sconvolta, mi fa male. Dovremmo provare a metterci nei panni degli altri. E se noi fossimo nati in quei luoghi?”

ROBIN WRIGHT: IO REGINA CATTIVA NELL’ANTI-FAVOLA DI NETFLIX

“ll regista Juan Carlos Fresnadillo mi ha convinto con questa sua favola non convenzionale”, racconta ad Arianna Finos su ‘la Repubblica’ la celebre attrice 56enne (Forrest Gump, House of Cards) protagonista di Damsel, il kolossal fantasy che spopola su Netflix. “Qui i cattivi sono due, la mia regina e un drago. Entrambe sono femmine che agiscono in modo moralmente orribile, ma per un’ottima causa”.

LORIS LAI: VORREI PROIETTARE I BAMBINI DI GAZA ANCHE A TEL AVIV

L’invito ce l’ho già, anche in Israele ci sono persone che lavorano per il dialogo e per la pace”, afferma il regista in un’intervista a Fulvia Degl’Innocenti su ‘Famiglia Cristiana’. Il suo I bambini di Gaza, ispirato all’omonimo romanzo per ragazzi di Nicoletta Bortolotti (2013), esce oggi al cinema. “Fu la figlia della produttrice Elda Ferri, che come l’autrice del libro ha familiari ebrei, a farmelo leggere. Rimasi molto colpito dalla storia, sia perché metteva al centro l’amicizia che va oltre l’odio e la guerra (tra un bambino israeliano e uno palestinese, ndr), sia perché anche io, come i protagonisti, pratico il surf”.

FRANCESCA FABBRI FELLINI: DA BAMBINA SUL SET CON MIO ZIO A CINECITTÀ

“A 8 anni andai su quello di Amarcord, a Cinecittà. “Duecento persone indaffarate che lavoravano, poi all’improvviso lui dava il ciak e come per magia tutto prendeva forma”. Lo racconta a Marina Cappa su ‘Oggi’ la 58enne figlia di Maddalena Fellini, sorella del grande regista, in un’intervista illustrata dai disegni che lo zio le aveva dedicato, come quello della locandina di La Fellinette, il suo cortometraggio presentato al Festival ‘C-Movie’di Rimini.

GABRIEL GARKO: GLI ATTORI NON RECITANO LORO STESSI

“Non mi sono mai accorto di discriminazioni né di battute infelici”, racconta ad Emilia Costantini sul ‘Corriere della Sera’ Gabriel Garko, tornato in tv dopo sette anni nella fiction Se potessi dirti addio di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, dal 29 marzo su Canale 5. “Quanto poi a certe affermazioni di chi ritiene che i ruoli da eterosessuali devono essere fatti da attori etero e quelli da gay devono essere affidati ai gay, mi viene da ribattere: gli attori non devono recitare sé stessi, ma entrare nella pelle di un personaggio diverso da loro”.

Giovanna Pasi
28 Marzo 2024

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