Dopo la retrospettiva del 2011, Bong Joon-ho torna a Firenze. Con sette lungometraggi, una Palma d’Oro e quattro premi Oscar, il regista coreano è tra i più celebri e osannati maestri del cinema contemporaneo.
Questa volta Bong Joon-ho è l’ospite speciale del 21° Florence Korea Film Fest, dove domani incontrerà il pubblico due volte: il primo appuntamento è alle 15, in una masterclass dal titolo ‘Geometrie dello sguardo’. Curato dai critici Marco Luceri, Caterina Liverani e Luigi Nepi, l’evento ripercorrererà la sua straordinaria carriera, dagli esordi ai nostri giorni, affontando i temi più cari al grande cineasta: in primo luogo le fratture che attraversano la società coreana – dai singoli alle diverse classi sociali, trattata in Barking Dog Never Bite, Mother, Memories of Murder e Parasite. Quindi l’annunciato disastro ecologico, come ben mostrato in Snowpiercer e Okja.
Alle 20, invece, Bong Joon-ho presenterà il suo film Mother, del 2009, in una versione originale in bianco e nero, da molti considerato il vero capolavoro del regista coreano: qui il regista si misura con il genere giallo, mettendo ancora una volta sotto i riflettori la storia di due persone che vivono ai margini della società, ma che proprio per questo trovano la forza per piegare gli eventi e ristabilire una loro sconvolgente verità sul mondo.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis