La fantascienza avvolge Trieste per la 20esima volta, infatti è confermato il più importante festival italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico, in formula ibrida, con modalità di partecipazione online e dal vivo: dal 29 ottobre al 3 novembre prossimi, il Trieste Science+Fiction Festival. Fondato nel capoluogo giuliano nell’anno 2000, ha raccolto l’eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia, e tra le prime in Europa. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio e partecipa al programma proESOF in vista di ESOF2020 – Euroscience Open Forum Trieste.
Un disegno originale realizzato dai prodigiosi Van Orton, che vantano collaborazioni con Marvel e Microsoft. L’immagine rappresenta la volontà e il piacere di esplorare le meraviglie del possibile, raffigura un astronauta incastonato in un coloratissimo mosaico pop: “La fantascienza dello Spazio viene stilizzata creando forme che si intrecciano e si fondono dando vita ad un’immagine psichedelica che richiama l’atmosfera tipica delle grandi vetrate colorate”, così lo descrivono i designer torinesi autori del poster. L’arte dei due gemelli è fortemente influenzata dalla “cultura pop” e da un design ispirato alle grandi vetrate delle chiese medievali, per evolversi con innesti simmetrici e linee luminescenti.
La selezione ufficiale del Festival presenta 3 Concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il Miglior Film di Fantascienza di Registi Emergenti, e i due Premi Méliès d’argento della European Fantastic Film Festivals Federation per il Miglior Lungometraggio e Cortometraggio Europeo. La sezione Spazio Italia indaga sul meglio e sull’underground del fantastico italiano. Oltre ai film della selezione ufficiale Neon, un ruolo importante sarà anche quest’anno svolto dal Fantastic Film Forum, con gli esperti della produzione e della distribuzione cinematografica, dall’Education Program con laboratori, matinée e masterclass, e dagli Incontri di Futurologia che nel 2020 hanno dato vita a M O N D O F U T U R O, il nuovo podcast curato dal Trieste Science+Fiction Festival con scienziati, artisti e protagonisti della (fanta)scienza. Il progetto, ideato e realizzato da La Cappella Underground e da Trieste Science+Fiction Festival, si avvale del patrocinio della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, di Area Science Park e di EuroScience Open Forum – ESOF2020 Trieste.
“La nostra grande speranza rimane di poter festeggiare i nostri vent’anni con il nostro pubblico” – dichiara il direttore Daniele Terzoli – “Perché l’esperienza sociale della visione dei film al cinema è un momento essenziale per il Trieste Science+Fiction Festival. La nostra sala principale è da anni vicina ai 1000 spettatori e si capisce bene quanto sia importante la partecipazione del nostro pubblico, nonché l’emozione di sentire l’urlo collettivo ‘Raggi fotonici!’ prima della proiezione. Ma è importante per noi organizzare un festival durante il quale il nostro pubblico, i nostri ospiti e i nostri partner si sentano al sicuro e a questo stiamo lavorando”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis