2 agosto 2023, la rassegna stampa

Oltre alla dolorosa notizia della morte del giovane attore Angus Cloud, nella rassegna di oggi troviamo interviste ai registi Claudio Bisio e Leonardo Di Costanzo


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.

ANGUS CLOUD, UNA VITA TROPPO BREVE E TORMENTATA

Il protagonista della rassegna stampa di oggi è, suo malgrado, Angus Cloud, l’attore celebre per il suo ruolo in Euphoria deceduto ad appena 25 anni per cause ancora da chiarire. Gli dedicano una pagina e un ricordo “La Stampa”, “Il Corriere della Sera” e “La Repubblica”, dove Arianna Finos sottolinea tristemente come la notizia “sconvolge, ma non stupisce”, in quanto il giovane attore soffriva di problemi di salute mentale e di tossicodipendenza.

CLAUDIO BISIO E LA PRIMA DA REGISTA

Sul “Secolo XIXTiziana Leone intervista Claudio Bisio, fresco di debutto da regista al Giffoni Film Festival con L’ultima volta che siamo stati bambini. Un esordio che non era negli obiettivi dell’attore: “Ho 66 anni e pensavo che nella terza parte della mia vita avrei fatto magari il produttore, – dichiara – ma ha vinto la storia di questi tre bambini. Confesso di aver avuto momenti di difficoltà durante le riprese, ma non ho mai mollato, mi ha salvato il mio aiuto regista, gli ho dato la licenza di uccidermi”.

CAROLINA CRESCENTINI E IL CSC

“Sono andata al Centro Sperimentale per appoggiare i ragazzi, mi hanno invitato loro, è un posto cui sono legatissima dove si incontrano grandi maestri”. In un’intervista a Fulvia Caprara su ‘La StampaCarolina Crescentini, ex allieva della scuola di cinematografia, parla della protesta in corso. “Il Csc è un’occasione di crescita umana, di disciplina, di confronto – dice l’attrice – Non ci sono molte altre scuole dove si fa un’analisi del testo di quel livello”.

OPPENHEIMER, IL CAPOLAVORO DI NOLAN

“È il caso di dirlo subito: Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan in uscita il 23 agosto, è un capolavoro. Non solo: è un film imprescindibile”. Inizia così, senza mezze misure il pezzo di Francesco D’Errico su “Panorama”, in cui si racconta uno dei film più attesi dell’anno anche attraverso le parole dello stesso regista: “Il film non è altro che uno strumento per ricordare a tutti a cosa siamo andati incontro quando quell’arma è stata utilizzata” dichiara Nolan.

DANA GHIA: “DA SCOLA E RISI AL NULLA”

Protagonista degli anni ’50 e ’60, Dana Ghia torna a far parlare di sé grazie a “Libero” e all’intervista di Simona Bertuzzi. L’attrice 91enne rivela di essere costretta a vivere in una casa di riposo in Trentino a “causa di una serie di operazioni che non dovevano essere fatte”. C’è l’occasione di ricordare la sua carriera d’attrice, come l’esperienza sul set di Lo chiamavano ancora Trinità: “Più che il film ricordo Bud Spencer. Girava col camper e con un cuoco personale. E all’ora della colazione offriva il pranzo a macchinisti e montatori. Un uomo di gran cuore”.

LEONARDO DI COSTANZO, DA PROCIDA A LOCARNO

Il regista Leonardo Di Costanzo, dopo il David per Ariaferma, ha coordinato il lavoro di giovani registi per il film Procida, che sarà proiettato in anteprima a Locarno. “I partecipanti hanno scelto i propri soggetti seguendo le loro spinte personali; – spiega a Mirella Armiero de “Il Corriere del Mezzogiorno” – inizialmente dovevamo seguire le manifestazioni dell’anno di capitale della cultura, ma poi i ragazzi si sono spinti oltre, hanno cercato un proprio punto di vista e dei personaggi da seguire per raccontare la vita dell’isola”.

di Carlo D’Acquisto

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02 Agosto 2023

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