18:20 – Bistolfi (Rai) disponibile al dialogo con sindacati

La Slc Cgil punta il dito contro la delocalizzazione delle produzioni Rai, stimando che dal 2008 al 2011 sono stati ‘versati’ 50 milioni di denaro pubblico italiano alle cinematografie estere, e sollecita da due settimane con un presidio sotto Viale Mazzini la convocazione di un tavolo da parte dell’Azienda. La Rai, comunque, dal canto suo “è intenzionata ad aprire il confronto sicura che sia interesse comune salvaguardare la produzione in Italia, ma la realtà di un Cda dimissionario continua a far slittare l’attesa convocazione”.

“Sono andato a parlare con i sindacati in presidio sotto Viale Mazzini – fa sapere all’Adnkronos il vice direttore di Rai Fiction Paolo Bistolfi – e non ho trovato particolari difficoltà nell’incontro perché di fondo le posizioni sono abbastanza convergenti. Anche noi preferiremmo fare le produzioni in Italia. Il punto, però, è che siamo costretti a fare diversamente per motivi di budget: c’è stata, infatti, una importante riduzione di budget negli ultimi cinque anni, da 320 milioni a 170 milioni, e dovendo fornire a Raiuno lo stesso numero di pezzi per la programmazione, abbiamo dovuto fare di necessità virtù e quindi siamo stati costretti ad andare a lavorare dove la manodopera costa meno”.

“Manterremo un presidio costante fino a quando la Rai e l’associazione dei produttori televisivi non convocheranno un tavolo che risolva i problemi e i danni delle delocalizzazioni”, avverte Umberto Carretti, coordinatore nazionale Slc Cgil per le troupe cinematografiche. La fiction andata in onda di recente Olimpiadi nascoste, realizzata in otto settimane nella Repubblica Ceca, secondo Corrado Volpicelli, del coordinamento troupe cinematografiche Slc Cgil, avrebbe sottratto al settore cineaudivisivo italiano oltre 1.600 giornate lavorative con una perdita economica di oltre 300mila euro per i lavoratori troupe, di circa 800mila euro per l’industria e di circa 400mila euro per l’erario in termini di mancata Irpef, Enpals e Iva.