17:30 – Enrico Vanzina: caro Silvio, non far morire la cultura

“Caro Silvio, non far morire la cultura”, così s’intitola l’ultima rubrica settimanale firmata dallo sceneggiatore Enrico Vanzina sulle pagine domenicali del ‘Messaggero’.

“Lei sa che io non sono tra quelli che amano i contributi statali a fondo perduto. Io sto dalla parte dell’Industria culturale. Quella che crea ‘anche’ reddito. Perché la cultura crea reddito. Quale? Non solo economico, naturalmente. Esiste l’immagine. E Lei sa, sulla sua pelle, quali disastri può provocare una (vera o presunta) cattiva immagine – scrive Enrico Vanzina – Per questo noi italiani dobbiamo mantenere viva la nostra immagine migliore. Quella dei nostri musei, dei nostri siti storici, della nostra gloriosa musica sinfonica e operistica. E lo dobbiamo proprio fare, sa Presidente, perché questa immagine vale oro. All’estero ce la invidiano. Cosi come dobbiamo tutelare il teatro. Lo so, negli stabili sprecano. Ma non si può chiudere un settore perché alcuni sprecano. Semmai bisogna punire chi lo fa. Ma andare avanti. E infine c’è il cinema. Che non vuole (a parte qualche fannullone somaro) essere finanziato a fondo perduto. No, vuole diventare un’industria seria. Come?Riuscendo ad incassare ogni anno quello che le spetta. Ma i Suoi collaboratori, evidentemente, non la pensano così – conclude lo sceneggiatore – Ci tolgono il dovuto. Ripeto, il dovuto. Perché noi solo quello vogliamo. A Lei, che capisce i conti economici, butto lì uno spunto di riflessione. Per salvare il naufragio della cultura servono pochi milioni di euro. Che ci vengono negati, mentre si rifinanziano con centinaia di milioni di euro le auto blu. E Lei lo sa, con le auto blu si va al massimo all’aeroporto. Mica tanto più lontano. Sono certo che mi ascolterà. Perché Lei è intelligente. Ribalti a Suo onore questa bruttissima situazione. Farebbe un figurone. In attesa, La ringrazio per l’attenzione”.