16:45 – Letta: a Natale calo in linea con quello dei consumi


In attesa del tradizionale appuntamento all’Anica sui dati del mercato cinematografico nel 2011 e durante le festività natalizie, arrivano i primi commenti riportati dall’AdnKronos. “Considerando il periodo che va dal 18 dicembre al 9 gennaio – osserva l’AD di Medusa Giampaolo Letta – il calo del cinema è stato di circa il 22% che è più o meno in linea con quello generale dei consumi, di cui ha risentito anche il cinema pur essendo una forma di intrattenimento a buon mercato. Si tratta di un dato da tenere in considerazione anche perché sulla carta il Natale 2011-2012 aveva tanti film importanti con incassi potenziali piuttosto alti. Più in generale – continua Letta – il 2011 ha segnato una contrazione intorno al 13-14% sull’anno. Percentuale su cui hanno inciso soprattutto gli ultimi quattro mesi, da settembre a dicembre”.

 

Per Letta c’è comunque un dato positivo molto forte del cinema italiano che è arrivato ad una quota di mercato del 40% . “Un fatto in controtendenza rispetto agli ultimi anni. In generale, invece, il cinema americano è quello che ha sofferto di più”. Infine l’appello ad abbassare i costi “da quelli vivi di produzione ai compensi degli artisti modulandoli in funzione del successo del film. Dobbiamo unirci tutti anche per calmierare il mondo della settima arte che è un po’ impazzito fra costi, compensi degli artisti ed eccessi intollerabili tali per cui un attore prende 1 milione di euro ed un altro 1.000 euro”.

 

Per Pietro Valsecchi, AD di Taodue, “la miglior medicina è far costare molto poco i nostri film. Il costo del film e il costo del suo lancio sono due cose che, messe insieme, sono la zavorra del nostro cinema. Un film non può costare più di 5-6 milioni”. E valsecchi conclude ricordando che “ci vuole coraggio, passione, intuito, estro e fortuna. Chi è stato coraggioso nel 2011è stato premiato. Noi siamo sempre alla ricerca di storie nuove, attori nuovi”.

 

Il calo registrato dal cinema nel 2011, per l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco, è “fisiologico e non così  preoccupante. La situazione non è grave e a breve usciranno nelle sale grandi commedie ad alto appeal commerciale. Se, poi, la tendenza alla diminuzione proseguisse nel 2012, allora vorrà dire che la crisi sta seriamente toccando anche l’entertainment”. Per Del Brocco “il 2011 presenta incassi complessivi del 10-11% in meno rispetto al 2010, ma si tratta comunque di incassi superiori a tutti quelli dell’ultimo decennio, non considerando naturalmente il 2010. Ma è anche vero che il cinema italiano è andato benissimo: ha fatto il 36% del box office rispetto al 30% del 2010”.

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11 Gennaio 2012

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