15:52 – L’Unesco sui giovani e l’ambiente

Dal 2001 l’Ufficio Unesco di Venezia collabora con Gruppo Alcuni – una delle maggiori strutture multimediali di produzione per l’infanzia in Europa – sostenendo il Festival “Ciak Junior” e, dal 2008, anche il progetto H2Ooooh!.
Un esempio di come sia possibile promuovere l’educazione scientifica e ambientale utilizzando tecniche comunicative in grado di coniugare divertimento e conoscenza.

Il Festival “Ciak Junior” – la cui XXI edizione si svolgerà a Treviso dal 24 al 29 maggio – è un progetto creativo di respiro internazionale rivolto a giovani studenti che vengono coinvolti attivamente in tutte le fasi di realizzazione di un prodotto audiovisivo, dalla scrittura del soggetto fino alle riprese. Sono migliaia i ragazzi di tutto il mondo che, in questi anni, hanno vissuto l’esperienza di realizzare un film e partecipare al Festival.
In questo ambito l’Unesco assegnerà la medaglia “Fellini – Unesco/Venice Office” valutando il film maggiormente in linea con i valori del proprio mandato.

Un’altra iniziativa congiunta con Gruppo Alcuni è il progetto H2Ooooh! che ha portato alla realizzazione di una serie in animazione (in prima visione TV su Rai 2 dal 24 maggio) incentrata sulla difesa dell’ambiente, in particolare del patrimonio idrico, la cui messa in opera ha visto il coinvolgimento attivo e creativo di studenti dai 6 ai 16 anni che hanno condiviso le proprie esperienze e proposte per la tutela dell’acqua.
Basandosi sulla loro quotidianità, i giovani hanno realizzato brevi racconti e storyboard sul tema dell’acqua: l’uso, lo sfruttamento, l’inquinamento, la salvaguardia, il riciclo, ecc. Gli storyboard ritenuti più interessanti sono stati trasformati in cartoni animati dallo staff di animatori di Gruppo Alcuni.

Il Dott. Engelbert Ruoss, direttore dell’Ufficio Unesco di Venezia, sottolinea come l’acqua sia un diritto umano basilare che deve essere liberamente accessibile a tutti. “L’acqua è un elemento necessario per la sopravvivenza, ma una vasta porzione presente sulla Terra non è adatta al consumo da parte dell’uomo, perciò l’acqua diventa un privilegio di pochi. L’Unesco può giocare un ruolo chiave nello stabilire un concetto di civiltà dell’acqua a livello mondiale, educando la gente e specialmente i giovani. Un concetto basato sul rispetto reciproco per la diversità culturale, sul dialogo, sulla condivisione di esperienza e conoscenza, così come sull’incoraggiare l’applicazione di nuove tecnologie e la gestione dell’acqua.”.

Il progetto è stato presentato agli Stati Membri lo scorso ottobre, durante la 35.ma Conferenza Generale dell’UNESCO, riscuotendo un grande interesse.
La prossima edizione del progetto sarà estesa oltre i confini nazionali per offrire questa stessa opportunità ai giovani di altre parti del mondo.