15:52 – In libreria ‘Recycled cinema’ di Bertozzi

Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate è un libro sul riuso delle immagini di Marco Bertozzi che, accanto all’attività di docente di Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia, affianca quella di documentarista, gli ultimi suoi lavori sono stati di Predappio in luce (2008) e Profughi a Cinecittà (2012). Il volume “Recycled Cinema” esce nella collana Saggi della casa editrice Marsilio, per la quale ha pubblicato cinque anni fa “Storia del documentario italiano. Immagini e culture dell’altro cinema”.

“E’ possibile creare nuovo cinema partendo dai resti del suo passato? Quali legami ci sono con le teorie del cinema contemporaneo? E chi sono i protagonisti di un’onda che si sta espandendo all’intero sistema mediale, capace di incidere profondamente sulla cultura visuale del nostro tempo?”. Sono queste alcune delle domande a cui Bertozzi cerca di rispondere nel suo libro con l’obiettivo non tanto di dare ordine a una materia in continuo e rapido mutamento, quanto di individuare alcuni percorsi possibili.

Il riciclo filmico è diventato una pratica crescente del cinema contemporaneo realizzata ricorrendo a immagini provenienti da fonti audiovisive diverse: cinegiornali, opere sperimentali, sequenze del cinema muto, frammenti televisivi, home movies, documentari sperimentali e industriali, cartoon. Ma, come scrivono Guy Debord e Jean-Luc Godard, tutto il cinema fin qui realizzato è un inesauribile giacimento per il ‘found footage’, per reiventare nuove visioni. Un fenomeno a livello sia nazionale con i lavori di Paolo Gioli, Alina Marazzi, Roberto Nanni, Gianikian&Ricci e Pietro Marcello; sia a livello internazionale con le opere di Bill Morrison, Cécile Fontaine, Gustav Deutsch e Péter Forgacs.