John Edgar Hoover è stato uno dei personaggi chiave dell’America del XX secolo, nato alla fine dell’Ottocento morto nel 1972, combattè i gangster eliminando pericolosi criminali come il nemico pubblico John Dillinger, perseguitò comunisti e Pantere Nere, trasformo l’Fbi in un micidiale apparato di polizia, tenne in scacco i vertici Usa, ben otto presidenti, tra intercettazioni d’avanguardia e file segreti. Ce lo racconta Clint Eastwood nel film J. Edgar, che in Italia uscirà il 4 gennaio distribuito dalla Warner. Nel ruolo del protagonista, dai 19 ai 74 anni, Leonardo DiCaprio che incarna il personaggio tra pubblico e privato: il suo rapporto con la madre, interpretata dalla signora del cinema inglese Judy Dench, di cui cercherà per tutta la vita l’approvazione; l’omosessualità che da latente diventa esplicita, il razzismo che lo portò a combattere Martin Luther King e gli altri leader dei diritti civili, l’omofobia, il sessismo. Un biopic vecchia scuola, come hanno sottolineato i critici Usa, che potrebbe portare a DiCaprio, qui per la prima volta diretto da Eastwood dopo tanti film con Martin Scorsese, finalmente all’Oscar. “E’ una metafora tragica sul potere – dice Eastwood – Hoover lo paragonerei a Re Lear”. Quello che nel racconto di J. Edgar è il grande inconfessato amore di Hoover, il suo braccio destro Clyde Tolson (Johnny e Clyde li aveva ribattezzati Truman Capote), bello, sorridente e soprattutto paziente è Armie Hammer, mentre la fedelissima segretaria Helen Gandy, che invecchierà con lui, è Naomi Watts. Il racconto della sua repressione sessuale nasce dalla penna di Dustin Lance Black, Oscar per la sceneggiatura di Milk.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk