15:05 – Wertmuller: l’America non poteva apprezzare “Gomorra”

“Non ho mai pensato che gli americani potessero apprezzare un film come Gomorra“, ha affermato Lina Wertmuller,  prima regista donna a essere candidata agli Oscar. Al Farnese di Roma per la proiezione del suo Mimì metallurgico, film che ha inaugurato domenica 1 marzo la seconda edizione di ‘Sguardi Persol sul cinema’, la regista ha rivelato: “All’inizio si doveva chiamare Il dolce e l’amaro ed era molto diverso”. E’ stato poi l’incontro con Giancarlo Giannini a dare la svolta al film. “Io dovevo fare il siciliano ma non sapevo nulla della Sicilia – ha ricordato Giannini – e ho passato due mesi e mezzo, imparando tutto da Turi Ferro e da Lina. Ho scoperto i dialetti con cui già avevo avuto a che fare in altri film. Per questo devo ringraziare il mio maestro Orazio Costa all’Accademia d’arte drammatica, con cui avevo cominciato un lavoro sulla lingua”.  E Pasquale Squitieri, presente tra il pubblico, è intervenuto rivolgendosi alla Wertmuller: “A rivedere il tuo film non mi è venuto mica da ridere. A suo tempo – ha continuato – ti hanno fatto a pezzi perché avevi trattato a quel modo un comunista. E dei comunisti non si poteva ridere”.

Il prossimo progetto della regista è ispirato alla figura del fondatore della banca dei poveri, il primo che ha dato credito ai nullatenenti. Si chiamerà Mannaggia alla miseria e sarà un film che parla dell’Italia. Nel cast attori giovani come Gabriella Pession e Sergio Assisi, coppia lanciata proprio dalla Wertmuller in Ferdinando e Carolina. Ma anche interpreti più maturi come Piera Degli Esposti, Roberto Herlitzka e Angela Pagano.