14:34 – Agis e Fice: no a tassa sul biglietto

“Partirà a breve da tutte le sale cinematografiche italiane una forte campagna diretta al pubblico affinché sia informato della decisione del governo di mettere le mani nelle tasche degli spettatori”. Lo dichiara il presidente dell’Agis, Paolo Protti, sull’emendamento del governo al decreto Milleproproghe, che impone un prelievo forzoso di un euro su ogni biglietto del cinema. “L’Agis – continua il presidente – non condividendo il metodo che ha fin qui mosso il governo, è vivamente preoccupata che la logica dell’autofinanziamento forzoso possa essere estesa, denuncia altresì la totale assenza di qualsiasi provvedimento significativo a favore del Fondo unico dello spettacolo (Fus) 2011, tagliato di quasi il 40%. Sollecitiamo al governo un preciso impegno ad avviare immediate consultazioni ed ogni altra azione necessaria, allo scopo di coinvolgere tutta la filiera che utilizza il prodotto cinema”.

Forte preoccupazione e disappunto anche da parte dei titolari delle 800 sale d’essai italiane: “Chiediamo al governo e al ministro dei beni culturali – dichiara il presidente della Fice Mario Lorini – cosa pensano delle molte piccole sale, spesso unico presidio per la diffusione del cinema di qualità, che con sforzi incredibili cercano di restare in attività e spesso fondano proprio su un rapporto stretto con gli spettatori le loro speranze di sopravvivenza. L’aumento di 1 euro su biglietti che costano da sei a due euro avrebbe un effetto dirompente. Il cinema di qualità -aggiunge poi Lorini – con la programmazione per almeno il 50% di opere di nazionalità italiana ed europea, rappresenta il fiore all’occhiello per tantissime sale disseminate su tutto il territorio che spesso costituiscono l’ultima roccaforte del consumo di cinema, soprattutto in provincia. Il cinema d’autore è poi presente in rassegne, cineforum, incontri con autori, proiezioni per le scuole: tante tipologie di fruizione della cultura cinematografica che si basa da sempre su tariffe ridotte e promozioni speciali. Il pubblico delle nostre sale sta già manifestando la propria opposizione al provvedimento e chiede di far sentire la propria voce!”