Mentre continua all’ingresso di Via Tuscolana la protesta dei dipendenti di Cinecittà Studios e Cinecittà Digital Studios contro il piano industriale elaborato dall’azienda, con un avviso a pagamento pubblicato sul ‘Sole 24 Ore’ e nelle pagine romane della ‘Repubblica’ e del ‘Messaggero’, Cinecittà Studios spiega che per essere competitivi è necessaria una diversa organizzazione produttiva: “Da domani Cinecittà dovrà essere un grande Hub cinematografico”.
Ed ecco allora che Cinecittà Studios punta alla “presenza di un grande partner per i servizi di post produzione che permetterà di rafforzare all’interno degli Studios questi servizi tecnologici”. Viene poi ricordata la partnership societaria con il leader italiano nel settore dei mezzi tecnici di ripresa digitale: “Panalight, esclusivista del prestigioso marchio Panavision in Italia, consentirà di creare all’interno degli Studios un centro di eccellenza senza eguali in Italia e nell’Europa mediterranea”. Cinecittà Allestimenti e Tematizzazioni sarà invece “una vera e propria azienda che, pur mantenendosi pronta a servire il cinema, svilupperà a livello nazionale e internazionale il settore degli allestimenti tematici”.
Quanto alla costruzione di nuove strutture all’interno dell’area di Cinecittà si precisa che “su aree limitrofe oggi sgombre ed abbandonate verrà realizzato il primo grande teatro di posa digitale in Italia, attrezzerie moderne, uffici ed attività di accoglienza”. Infine viene ricordato che dal 2011 Cinecittà Studios sono anche Produttori esecutivi per le grandi produzioni internazionali, attività iniziata di recente con To Rome With Love di Woody Allen.
In chiusura del lungo avviso rivolto “ai nostri clienti, al mondo del cinema, ai cittadini di Roma”, si sottolinea che “l’attuazione del progetto, laddove condiviso, non prevede alcun esubero occupazionale, ma piuttosto nuove opportunità di sviluppo”.
Nel frattempo arrivano le prime prese di posizione dal mondo della cultura e della politica.
L’Anac fa sapere che la mattina del 10 luglio, alle ore 11.00, una sua delegazione sarà a Cinecittà per “portare la solidarietà ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro e per condurre con loro la battaglia contro lo smantellamento degli Studios”. In quell’occasione verrà reso noto l’appello, promosso dall’Anac, al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio “perché a Cinecittà e al Luce venga restituito il ruolo di volano e di rilancio del cinema italiano”.
Hanno finora assicurato la loro presenza: Ugo Gregoretti, Wilma Labate, Fabiomassimo Lozzi, Citto Maselli, Alessandro Rossetti, Nino Russo, Pasquale Scimeca e Ettore Scola.
Solidarietà con i lavoratori è arrivata da Sabina Guzzanti, Ascanio Celestini, Dario Fo, Franca Rame e Roberto Vecchioni.
”Siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Cinecittà che stanno conducendo una vertenza durissima contro il piano di smantellamento della società che gestisce gli ‘studios’ – dichiara all’Adnkronos il senatore del Pd Vincenzo Vita, vicepresidente della commissione Cultura di Palazzo Madama – Saremo sotto il ministero dei Beni Culturali martedì pomeriggio 10 luglio quando avverrà il primo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Mibac. In genere sono i lavoratori che manifestano davanti alle istituzioni nel corso delle trattative, questa volta rovesceremo i ruoli presidiando noi parlamentari l’iniziativa negoziale. Inoltre – conclude Vita – stiamo organizzando audizioni in Parlamento di delegazioni di Cinecittà”.
E sostegno alla mobilitazione delle maestranze di Cinecittà Studios viene da Stefano Pedica, senatore dell’Italia dei Valori, e da Rifondazione comunista che si batte perché “Cinecittà torni ad essere un’istituzione a maggioranza pubblica, garantita da finanziamenti certi per poter tornare ad essere un volano della produzione cinematografica di qualità, con un progetto pubblico di investimento nelle attività, nei servizi, nella ricerca e nella formazione e che punti sulla ripresa delle attività delle imprese artigiane e sulla valorizzazione di una manodopera interna altamente specializzata”.
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