12:54 – Atlante del cinema italiano, 2000/2010

Quale Italia, quali paesaggi, quali personaggi ci ha raccontato il cinema italiano dell’ultimo decennio? Quali gli stereotipi, i luoghi comuni o le novità e gli aspetti inediti del nostro Paese? A queste domande prova a rispondere Atlante del cinema. Corpi, paesaggi, figure del contemporaneo, da qualche giorno nelle librerie con Garzanti (euro 28,00). Il volume è curato da Gianni Canova, docente di Storia del cinema e preside della Facoltà di comunicazione, Relazioni pubbliche e pubblicità presso la Libera Università Iulm di Milano e Luisella Farinotti che insegna Estetica del Cinema sempre presso la Iulm.

Il libro si occupa dell’immaginario generato, contenuto e nutrito dal e nel cinema italiano nel decennio (2000-2010). L’obiettivo della ricerca è allora quello, spiega Canova, di “cartografare l’immaginario – sociale, culturale, simbolico – messo in scena dal cinema italiano negli ultimi anni, prima attraverso la rilevazione quantitativa e qualitativa dei luoghi e degli spazi in cui ha scelto di ambientare le proprie storie, poi con una ricognizione anagrafica intorno alla tipologia e all’identità sociale, sessuale, generazionale e professionale dei personaggi messi in scena, infine attraverso un’analisi dei modelli gestuali e relazionali che questo cinema offre e propone al suo pubblico”.

Il volume è frutto di una ricerca finanziata da Fondazione Cariplo e Libera Università Iulm di Milano che ha coinvolto una decina di giovani ricercatori, autori dei diversi saggi. Oltre 400 titoli, dai capolavori alle pellicole più nascoste fino ai film di Natale, sono stati posizionati nella mappa tracciata. Un campione di titoli italiani tutti realizzati nel decennio (2000-2010), in particolare sono stati considerati i film usciti regolarmente in sala con distribuzione nazionale e ambientati nell’Italia contemporanea, anche solo parzialmente.
Alla fine del viaggio, articolato in tre parti – ‘Geografie: territori, transiti, paesaggi’; ‘Tutti i colori degli italiani: generi, ruoli, generazioni’; ‘In posa da italiani; volti, identità, lingue’ – emergono il ritratto del nostro cinema e quello dell’Italia, in particolare le differenze e i punti di contatto tra i due.