12:26 – Giuseppe Bertolucci nel ricordo di Benigni, Sandrelli, Guzzanti

“Era il mio amico, il mio primo regista in cinema, teatro e tv. Lui mi disse ‘azione’ e io mi mossi. Mi ha insegnato la bellezza, il coraggio, l’audacia e anche la paura”. Così Roberto Benigni , scrive l’Ansa, ha ricordato al Nuovo Sacher di Roma il regista Giuseppe Bertolucci, scomparso il 16 giugno scorso a 65 anni. Nella sala pienissima c’erano la moglie Lucilla e il fratello Bernardo e poi Marco Tullio Giordana, Francesca Archibugi, Laura Morante, Marco Risi, Fabrizio Gifuni e tanti altri.

“Lui mi scelse e anche io lo scelsi – racconta Benigni – Giubettone, come lo chiamavamo era lieve, pur se rompeva tutte le sedie. Quando conobbi Nicoletta la prima cosa che feci per conquistarla fu presentarla a lui. Giuseppe non ha mai preso una droga in vita sua ma era il più fatto di tutti. Ora manchi tanto”.
Torna ancora più indietro con la memoria suo fratello Bernardo: “Tornando a casa dall’ospedale dove era nato, alla stazione sotto la neve mio padre si lasciò andare alla gioia e saltando iniziò a urlare ‘E’ nato Giuseppe!’ ed io con lui. Passò un signore e severo ci redarguì: ‘Mica siamo al cinema’ “.
Stefania Sandrelli racconta di aver girato “un solo film, uno dei più belli della mia carriera. Con mia figlia Amanda lo chiamavamo ‘il nostro Giuseppone amatissimo’ vuol dire che ci apparteneva e che noi siamo state un po’ sue”.
E Sabina Guzzanti ricordA: “Mi ha convinta lui di avere talento, io ero arrogantella e mai d’accordo, lui molto paziente. E’ stato il mio unico regista di un film che spero si riveda, Troppo sole“.