12:01 – Loach: “E’ stato il TFF a ritirare l’invito”. La risposta di Amelio e del Museo


“Non ho rifiutato di andare al Torino Film Festival, ma ho rifiutato di accettare il premio Gran Torino a causa dei rapporti esistenti tra il Festival, il Museo e la Coop Rear e a causa delle azioni contro i lavoratori della Rear”. E’ una delle precisazioni che il regista Ken Loach ha scritto in una nota inviata alle Usb dei lavoratori del Museo del Cinema, in vista della sua presenza a Torino, giovedì 6 dicembre. “Ero tuttavia disposto a presentare il film The Angels Share al Festival – scrive Loach – e il 13 novembre ho scritto al condirettore Emanuela Martini di ‘non voler procurare al festival ulteriori imbarazzi. Forse è il caso che ne parliamo”. “Ovvero ero ancora disponibile a presentare il film – ha aggiunto – ma il giorno dopo Gianni Amelio mi ha scritto dicendomi che se confermavo di non voler accettare il premio, il festival era ‘costretto a rinunciare alla mia partecipazione’. Pertanto, è stato il Festival a ritirare l’invito”.

Loach ci tiene poi a precisare che “il rifiuto del Premio non è avvenuto due giorni prima del Festival, in quanto il 7 novembre scrissi ad Alberto Barbera che mi ritenevo costretto a rifiutare il Premio generosamente offertomi e la corrispondenza si è poi prolungata ancora per giorni”.

 

Infine Loach precisa di non aver mai rifiutato di incontrare i lavoratori della Coop Rear, che invece vedrà giovedì. “Ho deciso di non venire durante il Festival per evitare ulteriori distrazioni – ha concluso – purtroppo questo gesto di cortesia è stato deliberatamente ignorato”. Sottolineando di essere stato travisato su tutte queste questioni, Loach ha chiuso la nota augurandosi “che tutti coloro che hanno travisato la mia posizione pubblichino una rettifica insieme alle proprie scuse”.

 

Sulle pagine della ‘Repubblica’ il direttore Gianni Amelio sostiene di avere “una fitta corrispondenza che spiega com’è andata. Ho scritto decine di mail a Loach, che ho pregato di venire in tutti i modi, spiegando che io non ho potere sul Museo ma sono invece un dipendente”. E aggiunge, sempre sul quotidiano, “avevo invitato Loach, regista che stimo, a ritirare il premio Gran Torino e non per presentare il suo film, cosa che può fare dove gli pare. Nel momento in cui rifiutava il premio allora era evidente che poteva starsene a casa”.

 

Una “polemica inutile” indotta da un “generale fraintendimento” e “dannosa per tutti coloro che ne sono stati coinvolti”. Così il Museo Nazionale del Cinema di Torino definisce la querelle con Ken Loach. “Per rispetto al regista, che consideriamo un grande artista, già onorato dal Torino Film Festival nel 1998 con il Premio Cipputi, il Museo prende atto della visita torinese in ritardo, auspicando che possa contribuire a sopire le polemiche e a fare chiarezza sulla realtà dei problemi sollevati”.

 

Nel frattempo giovedì 6 dicembre si riunirà l’Assemblea dei Soci del Museo del Cinema che dovrà esprimersi sul prossimo direttore del TFF, sulle date dell’edizione 2013 e anche sulle risorse. Si parlerà inoltre del contratto dei lavoratori del Museo.

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04 Dicembre 2012

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