Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
ANTONELLA LUALDI, UN SORRISO INDIMENTICATO
La notizia della morte dell’attrice 92enne Antonella Lualdi, arrivata nella mattina di ieri, ha risvegliato le insonnolite redazioni agostine. Non c’è testata che non le dedichi almeno una pagina e, per una volta, i titoli variano per forma e contenuto, grazie al talento multiforme di un’attrice che non si lega a singoli film o registi: Maurizio Porro su “Il Corriere della Sera” titola “Lualdi, sorriso timido dell’Italia post-bellica”, sul “Tempo” e sulla “Stampa” viene definita “musa dei grandi registi” come Scola e Lattuada, su “Repubblica” l’appellativo più celebrativo di “Signora del cinema”. Sul “Messaggero”, infine, figura anche una breve intervista alla figlia Stella Interlenghi: “Si è spenta tra le mie braccia, era serena”.
FRAN DRESCHER, UNA TATA CONTRO HOLLYWOOD
Conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo da protagonista della sitcom La tata, Fran Drescher guida ora gli scioperi ad Hollywood, forte del suo ruolo di presidente di SAG-Aftra. La intervista Paola Jacobbi per “La Repubblica – Il Venerdì”: “con questo sciopero siamo a un bivio davvero storico nel senso che da quello che otterremo dipenderà il futuro non solo della categoria degli attori ma dei lavoratori di tanti altri settori”.
BRANDO DE SICA E L’HORROR, “PASSIONE DI FAMIGLIA”
In occasione dell’esordio cinematografico a Locarno di Brando De Sica, con l’horror distribuito da Luce Cinecittà Mimì – Principe delle tenebre, Alessandra Levantesikezich lo intervista per “La Stampa”. “In realtà l’horror è un genere amatissimo nella nostra famiglia – rivela il regista – mio nonno portava sempre i figli al cinema a vedere i film della Hammer di cui era appassionato; e papà e zio Manuel hanno mantenuto la tradizione con me, che già a cinque anni facevo scorpacciate di Dracula e Frankenstein nonostante le rimostranze di mia madre che sosteneva fossi troppo piccolo per certi spettacoli”.
MARIO MARTONE E LA SUA NAPOLI
Su “Corriere della Sera – 7” Antonio Polito conversa lungamente con il regista Mario Martone, concentrandosi principalmente sul fascino di una città come Napoli, protagonista in tutti i suoi ultimi film, Nostalgia, Il sindaco del rione Sanità e Qui Rido io. “Qui a Napoli c’è una costante, qualcosa di permanente, che va oltre la storia, la attraversa e la sorpassa, e questa cosa è il disincanto. – afferma Martone – La canzone è forse la forma più evidente di una naturale attitudine a mascherare la disillusione, intesa come condizione umana universale”.
LA MOVIMENTATA ESTATE DI NINO FRASSICA
Fabrizio Finamore intervista su “Il Tempo” un indaffarato Nino Frassica, impegnato su tre film in contemporanea, oltre che sul set di Don Matteo 14. “Corro da un set all’altro, ma quanto mi diverto!” titola l’intervista, in cui l’attore racconta tutti dettagli delle produzioni che lo stanno impegnando.
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Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
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