“100autori – si legge in una nota – ha appreso che il 16 luglio Loredana Russo (M5s) ha depositato in Commissione Istruzione e Beni Culturali del Senato un emendamento al Decreto Cultura volto a rimodulare lo stanziamento dei contributi selettivi e alle attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, già previsti dalla legge 220/2016 “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”. Nello specifico, l’emendamento, chiede di ridurre la percentuale minima dei contributi prevista dal 15% al 10% e quella massima dal 18% al 15%.Tale modifica risulta contraria allo spirito della legge, poiché i contributi selettivi ad oggi stanziati non sono sovradimensionati rispetto all’effettivo utilizzo e questa modifica provvede solo a ridurre le risorse. 100autori continuerà a vigilare affinché i contributi selettivi non vengano tagliati e i fondi vengano garantiti e assegnati ai giovani autori, alle opere prime e seconde, ai film difficili e alla promozione (festival, rassegne, internazionalizzazione). Non si tratta di alimentare un privilegio di pochi, ma un’industria di molti. Un’industria che cresce, che genera indotto e ricadute turistiche, che dà occupazione e il cui fatturato è in grande crescita. Il comparto audiovisivo è in salute e restituisce alle casse dello Stato molto di più di quanto lo Stato investe. Non si può tagliare le gambe alla parte più preziosa e fragile di questa industria: la sperimentazione degli autori e dei produttori indipendenti, l’accesso al lavoro dei nuovi talenti, la ricerca di nuove forme di racconto. Sono tutte cose garantite dai selettivi senza le quali l’industria italiana perderebbe moltissimo.Il modello dell’audiovisivo sta generando occupazione, e non è peregrina l’idea di ampliare tale modello di crescita anche ad altri comparti dell’industria. Un modello che sta – pur nelle sue criticità – funzionando, va usato come caso di studio, ed eventualmente esteso anche altrove.Questo emendamento andrebbe a colpire non già un circolo di intellettuali, ma un comparto industriale che è a tutti gli effetti facente parte della forza economica del Paese.L’associazione resta preoccupata per questi reiterati tentativi della maggioranza di Governo di cambiamenti inspiegabili a questo testo e auspica si possano discutere senza preconcetti le eventuali modifiche migliorative per una transizione verso un sistema di finanziamento realmente efficiente e di accompagnamento a un settore in crescita, non solo sul piano industriale, ma anche a garanzia di tutto il comparto creativo!.
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