100autori: primo e decisivo passo verso la legge di sistema

Per l'associazione i punti critici del il DDL l'assenza di criteri che salvaguardino la produzione indipendente e la presenza scarsa del mondo autoriale e professionale all'interno del nuovo Consiglio


“Il disegno di legge del ministro Dario Franceschini rappresenta il primo e decisivo passo verso quella legge di sistema che l’associazione 100autori da tempo sollecita. Un provvedimento apprezzabile, che per la prima volta inquadra sotto un’unica cornice il Cinema e la Televisione e che – come la legge francese – riconosce il valore e le potenzialità dell’industria audiovisiva italiana”. Così comincia il commento dell’associazione 100autori sul Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica ‘Disciplina del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo’.

“Tuttavia ci sembra che possa rischiare di restare una ‘dichiarazione d’intenti’ più che un reale cambio di rotta. Seguiremo con attenzione la fase di decretazione e nel frattempo ci limitiamo a segnalare che – continua il comunicato dei 100autori – l’aumento delle risorse, senza aggiungere imposte ulteriori è un fattore estremamente positivo, ma ad una prima lettura, il DDL non sembra contenere i criteri che salvaguardino la ‘produzione indipendente’, strumento che favorirebbe la creazione di nuove imprese nel settore e stimolerebbe una maggiore attenzione verso l’innovazione, lo sviluppo di nuovi prodotti e la ricerca di nuovi talenti. Con i decreti attuativi si potranno prevedere ulteriori specificazioni delle definizioni e quindi auspichiamo‎ che la legge recepisca la definizione europea di produzione indipendente, evitando che i contributi pubblici vadano a beneficio dei gruppi televisivi dominanti.

Il DDL sembra poi non assicurare – prosegue la nota dei 100autori – la presenza del mondo autoriale e professionale in genere all’interno del nuovo ‘Consiglio superiore Cinema e Audiovisivo’ che sarà comunque tenuto ad organizzare consultazioni periodiche con i rappresentanti dei settori professionali, ma i criteri di designazione dei membri sembrano, al momento, privi di trasparenza, totalmente verticistici e slegati da processi di selezione oggettivi e di merito. Ci chiediamo quale potrà essere il meccanismo di selezione e nomina di queste figure, per 7/10 su decisione di 5 diversi ministeri, per 2/10 su decisione della Conferenza Stato-Regioni, e per solo 1/10 su scelta del Ministro fra i nomi proposti dalle associazioni. 100autori ringrazia, dunque, il Ministro per l’ascolto, la volontà e la capacità di portare avanti una grande riforma del settore e si augura che oltre alle positive misure a sostegno dei progetti industriali si presti maggior interesse anche alla salvaguardia dell’industria culturale e creativa”.

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29 Gennaio 2016

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