100autori: preoccupazione per il testo del Decreto Legge del MiBAC

​Verrebbero rimodulate le risorse obbligatorie da destinare ai contributi selettivi, riducendo la percentuale minima prevista dal 15% al 10% e quella massima dal 18% al 15%


L’associazione 100autori ha appreso che nel testo del DL previsto per l’approvazione in Consiglio dei Ministri, anticipato ai media dalla sottosegretaria Borgonzoni, oltre alle norme veramente necessarie e urgenti relative alle modifiche degli obblighi di investimento e programmazione per i fornitori di servizi media audiovisivi, è stata introdotta una modifica ai contributi selettivi previsti dalla legge 220/2016 “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”.

L’Associazione, pur apprezzando il clima collaborativo con cui la Sottosegretaria sta affrontando questa fase, esprime “preoccupazione per quest’ultimo inatteso intervento. Si riferisce, in particolare, alla modifica dell’articolo 13, comma 5 della legge n.220 del 2016 con la quale vengono rimodulate le risorse obbligatorie da destinare ai contributi selettivi (di cui agli articoli 26 e 27, comma 1). Nello specifico si riduce la percentuale minima prevista dal 15% al 10% e quella massima dal 18% al 15%.

Tale modifica risulta contraria allo spirito della legge, poiché i contributi selettivi ad oggi stanziati non sono sovradimensionati rispetto all’effettivo utilizzo e questa modifica non ha carattere d’urgenza, né semplifica alcuna procedura, ma provvede a ridurre le risorse. 100autori continuerà a vigilare affinché i contributi selettivi non vengano tagliati e i fondi vengano garantiti e assegnati ai giovani autori, alle opere prime e seconde, ai film difficili e alla promozione (festival, rassegne, internazionalizzazione) mentre auspica che venga, possibilmente, scorporata dal fondo la quota riservata agli enti di settore (tra cui Istituto Luce-Cinecittà, MIAC, Biennale di Venezia e Centro Sperimentale di Cinematografia, elenco ulteriormente allungato nell’ultima legge di bilancio)”.

100autori rimane preoccupata “per questa possibile modifica ai contributi selettivi che penalizza finanziamenti già gravati dalle quote riservate agli enti di settore, e auspica si possano discutere senza preconcetti le modifiche migliorative per una transizione verso un sistema più moderno di finanziamento e di rilancio di tutto il settore, non solo sul piano industriale, ma anche a garanzia di tutto il comparto creativo”.

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