10 luglio 2023, la rassegna stampa

Nella rassegna di oggi recensioni e interviste a pochi giorni dall'uscita di Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno e le critiche a Netflix da parte di Emanuele Filiberto di Savoia


L’ENNESIMA MISSIONE IMPOSSIBILE

Il titolo più atteso al cinema della settimana è certamente la prima parte di Mission: Impossible – Dead Reckoning, nuovo capitolo del franchise con protagonista Tom Cruise. Immancabile arriva la recensione di Paolo Mereghetti su “Il Corriere della Sera”, che gli assegna 2 stelle e mezza, in attesa di vedere la seconda parte: “Il regista sceneggiatore Christopher McQuarrie percorre con Mission: Impossible — Dead Reckoning — Parte uno l’unica strada possibile per evitare il déjà vu – scrive Mereghetti – riempire ogni scena all’inverosimile, che si tratti di azioni (e nei 163′ di durata succede davvero di tutto) o che si tratti di spiegazioni e dialoghi (davvero ultra densi).

HAYLEY ATWELL, CRUISE GIRL

La protagonista femminile di Mission: Impossible — Dead Reckoning — Parte uno è una ladra internazionale che affianca l’Ethan Hunt di Tom Cruise. A interpretarla è Hayley Atwell, il cui punto di vista è sviscerato da Arianna Finos su “La Repubblica”. “C’è una pressione enorme tra loro, – dichiara l’attrice parlando dei due protagonisti – non vogliono stare insieme perché sono esasperati l’una dall’altra, due pazzi, due teste che cozzano l’una contro l’altra. Lui dice gira a destra e lei va a sinistra. Sono una sorta di cartone animato, hanno la chimica come tra cane e gatto. Ma fanno squadra per salvare la pelle”.

EMANUELE FILIBERTO CONTRO NETFLIX

Su “Il Corriere della SeraEnrica Roddolo raccoglie la testimonianza di Emanuele Filiberto di Savoia, in relazione alla controversa uscita della docuserie Netflix Il Principe, in cui si ripercorrono due vicende di cronaca nera legate alla figura di suo padre Vittorio Emanuele: la morte di Alfonsino di Borbone e l’omicidio di Dirk Hamer. Emanuele Filiberto critica le modalità di realizzazione del documentario, per il quale nessuno è stato pagato. “Pensavo sarebbe stato un documentario sulla vita di mio padre e ho scoperto poi essere quasi solo sulla vicenda di Cavallo… e non mi va che per far parlare del documentario si accendano i riflettori così”.

ROCCO PAPALEO, TRA PASSATO E FUTURO

Giovanni Bogani su “La Nazione” ripercorre la carriera di Rocco Papaleo in un’intervista che, partendo dal suo ultimo film da regista, Scordato, passa ai suoi esordi, per poi concentrarsi sul futuro: l’attore sta infatti recitando nel film dei fratelli Manetti, U.S. Palmas: “Ho dovuto recitare in un dialetto specifico, il palmese, il dialetto di Palmi, in Calabria. È stato come recitare in una lingua straniera, con la differenza che una lingua straniera ti ‘perdona’ di più. I fratelli Manetti sono originari di Palmi, e hanno dolcemente preteso che parlassimo davvero in ‘palmesano’. È stata un’esperienza formativa, rispetto alla mia pigrizia”.

ARMANDO TROVAJOLI, IL RICORDO DELLA MOGLIE MARIAPAOLA SAPIENZA

Su “Il Corriere della SeraPaolo Conti intervista Mariapaola Sapienza, moglie di Armando Trovajoli, indimenticato compositore di decine di colonne sonore. Nell’intervista c’è spazio per le critiche al Woody Allen musicista e per gli aneddoti legati a grandi registi del cinema italiano. Come quando rispose di no a una proposta di Federico Fellini, poco dopo la morte di Nino Rota: “Armando gli rispose che non avrebbe mai potuto comporre ‘alla Rota’, come avrebbe voluto Fellini. Semplicemente perché lui era Trovajoli”.

OCCUPIED CITY VS INDY

A quasi due mesi dal Festival di Cannes, Teresa Marchesi di “Domani” racconta il documentario Occupied City diretto da Steve McQueen, in opposizione al blockbuster Indiana Jones e il quadrante del destino, due esempi antitetici di cinema che proprio a Cannes hanno condiviso la giornata di anteprima. “Il Festival francese difende sempre con le unghie e coi denti un traballante primato, si nutre di glamour a stelle e strisce, ma sono film come il kolossal sperimentale di Steve McQueen, afrobritannico noto ai più (ed è fargli torto) solo per l’Oscar a 12 anni schiavo, a consentirgli di restare, come pretende da sempre, «una finestra sul mondo»”.

ANNA MAZZAMAURO, LA SIGNORINA SILVANI TRA DANNAZIONE E FELICITA’

A 84 anni, Anna Mazzamauro trova ancora le energie per iniziare un’avventura teatrale che omaggia “l’unico uomo che mi abbia mai veramente amato”, con lo spettacolo Come è ancora umano lei caro Fantozzi. Nell’intervista di Silvia Fumarola per “La Repubblica”, l’attrice si racconta ancora in relazione al suo personaggio più iconico: “La signorina Silvani ha detto a tutte le donne atipiche: siate convinte di fare innamorare un uomo, le ha incoraggiate. Fantozzi la amava. La Silvani è la mia dannazione e la mia felicità”. 

autore
10 Luglio 2023

Rassegna stampa

Giovedì
Rassegna stampa

21 novembre 2024, la rassegna stampa 

Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep

mercoledì
Rassegna stampa

20 novembre 2024, la rassegna stampa 

Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi

martedi
Rassegna stampa

19 novembre 2024, la rassegna stampa 

Berlinguer al Quirinale. La rivincita di Clint. Elena Sofia Ricci e la tonaca: “ci sono cascata di nuovo”. Maria Antonietta vista da Natalia Aspesi. Argentero toglie il camice e indossa la divisa. Bisio e la terapia del sorriso

good-morning-lunedi
Rassegna stampa

18 novembre 2024, la rassegna stampa

Claudia Gerini, Luca Argentero, Pupi Avati e Michael Sheen sono tra i protagonisti della rassegna di oggi


Ultimi aggiornamenti