10:07 – SOMA premiata al LAWebFest di Los Angeles

SOMA è tra le dieci migliori web series premiate al LAWebFest di Los Angeles, uno dei maggiori festival internazionali dedicati al mondo delle web series, ricevendo quattro premi nella categoria Sci-Fi/Fantasy/Horror e l’ambitissimo invito ufficiale a un altro prestigioso evento della fiction per il web, il Marseille Web Fest.

Il festival LAWebFest si è tenuto a Los Angeles, tra il 28 e il 31 marzo e ha visto la partecipazione di SOMA con la proiezione dei primi due episodi nella categoria Sci-Fi/Fantasy/ Horror e nella Midnight Special Selection. Unica italiana, tra le dieci serie selezionate tra quasi duecento per la Grand Prize Selection, SOMA ha collezionato ben quattro riconoscimenti nella sua categoria: regia, produzione, colonna sonora e sound design.

SOMA (youtube.com/somalaserie) è una web series fanta-thriller a tema ecologista prodotta dalla MalatestaFilm, realtà produttiva fondata nel 2012 da Davide Devenuto, Fabio Paladini, Dario Sardelli e Francesco Vitiello, professionisti del settore televisivo che hanno deciso di cimentarsi in un progetto originale e autoprodotto. SOMA è stata girata in oltre 40 location, in 6 settimane di shooting, con un cast ricco per quantità e professionalità. Accanto ai protagonisti Emilio Vacca e Luigi Di Fiore spiccano altri nomi noti del grande e del piccolo schermo: Samanta Piccinetti, Hélène Nardini, Roberta Stellato, Carlo De Ruggieri, per citarne solo alcuni.

La regia è condivisa tra più figure che si sono suddivise la direzione degli episodi: i primi due sono firmati da Fabio Paladini, il terzo da Giovanni Prisco, il quarto da Davide Devenuto e Francesco Vitiello (quest’ultimo anche ideatore della serie insieme a Fabio Paladini). 

 
Fabio Paladini, regista dei primi due episodi, commenta così la notizia della vittoria: “Essere tra le dieci migliori web series del panorama internazionale è un riconoscimento molto importante. Mi auguro che i successi ottenuti all’estero possano tradursi in una maggiore attenzione anche in Italia verso le realtà emergenti come la nostra, nella speranza che il mondo dell’audiovisivo nostrano possa rifondarsi su queste basi”.