AVP Summit, Andrea Paris: “Punto sulle coproduzioni e sui nuovi talenti”

All'AVP Summit abbiamo incontrato il produttore Andrea Paris. Tra i nuovi progetti una coproduzione con la Francia per un film diretto da Arthur Harari che avrà Léa Seydoux come protagonista


SCILLA (RC) – All’AVP Summit, in corso a Scilla, abbiamo intervistato per Cinecittà News Andrea Paris, fondatore di Ascent Film e dal 2014 con Matteo Rovere e Sydney Sibilia in Groenlandia Film, una società del gruppo Banijay. “Il Summit è molto utile perché ti dà la possibilità di concentrare in due giorni una serie di incontri e di appuntamenti che faresti nell’arco di sei mesi o un anno oppure nei grossi festival ma con molta più confusione. Puoi ascoltare dei panel interessanti e parlare con colleghi che vengono da tutto il mondo oltre che dall’Italia”, afferma Paris. Che è tra i coproduttori de L’Empire di Bruno Dumont in uscita nelle sale dopo il successo alla Berlinale dove ha vinto il Premio della Giuria. “E’ la nostra seconda collaborazione con Bruno Dumont dopo France“, spiega Paris. Che annuncia: “Coprodurrò il prossimo film di Arthur Harari, regista di Onoda 10mila notti nella giungla e sceneggiatore del grande successo internazionale Anatomia di una caduta che ha scritto insieme alla moglie regista Justine Triet. Sarà un film ambientato tra la Francia e l’Italia, con riprese nel 2025 e protagonista Léa Seydoux“.

Sempre sul versante delle coproduzioni è in sviluppo il remake di Campeones di Javier Fesser, film spagnolo campione d’incassi 2018 e vincitore del Premio Goya, storia di una squadra sgangherata di basket composta da ragazzi disabili che vengono allenati per motivi fortuiti da un allenatore professionista aiutandolo a cambiare il suo punto di vista sulla vita. “Di questo progetto c’è stato anche il remake americano di Bobby Farrelly con Woody Harrelson, oltre a vari altri rifacimenti in vari paesi. Noi abbiamo presto i diritti per l’Italia e stiamo scrivendo e valutando varie ipotesi di regia e cast”.

Anche sul versante della serialità c’è un nuovo progetto, una serie tratta da un libro scritto da una giovane avvocatessa di Bologna, Federica Caladea, intitolata Lei contro tutti. “E’ ispirata a una storia vera legata al mondo delle multinazionali farmaceutiche, in particolare agli effetti collaterali di un farmaco per l’Alzheimer che provoca su persone anziane la ludopatia o un’accentuata attività sessuale. Vecchietti e signore anziane che diventano sessuomani o ninfomani e si giocano patrimoni alle macchinette o al Lotto. C’è stata una class action in America e anche in Italia ci sono stati vari casi. È un dramedy in cui raccontiamo la storia di questa giovane avvocata trentacinquenne, che si chiama Lea”.

E’ forte l’impegno della società per la diversity e l’inclusione. “Ci teniamo in particolare. Una delle novità sarà il film di Greta Scarano su cui posso dire poco o nulla, ma vedrete che ha a che fare con questo tema. Continuiamo a investire sulle giovani registe, abbiamo una divisione dedicata a questo, la Lynn”.

Tra i progetti anche il biopic di Giovanni Forti, giornalista che negli anni ’80 fu il primo a mettere la faccia dichiarando la sua malattia terminale negli anni dell’Aids. “È una storia d’amore con il suo compagno Brett Shapiro, che si snoda tra New York e Roma, tra gli anni ’80 e i ’90”.

È in sviluppo il remake italiano della serie nordic The Bridge, ambientata in Italia, e un documentario sul rugby italiano. “Sono appassionato di questo sport e sto lavorando al progetto insieme a Matteo Mazzocchi, per parlare dell’origine della nazionale italiana di rugby attraverso due partite storiche dell’Italia entrambe vinte con la Scozia, la prima nel Sei Nazioni del 2001. Non sarà una narrazione lineare, partiamo dal presente per tornare al 1920”.

 

La chicca è questo giovane autore che sto seguendo da tempo, Gipo Fasano, un ragazzo di Roma di 30 anni che ha scritto insieme a Luca Infascelli una storia molto bella e attuale, che ha come tema l’ipocrisia di questi tempi tra i social e un ambiente borghese.

 

12 Giugno 2024

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