TAORMINA – “Il mio prossimo film nasce da una delle cose che racconto in Ferzaneide. Lo girerò a ottobre a Roma, ma non nelle mie solite zone”. Al Taormina Film Fest per presentare proprio la sua Ferzaneide, Ferzan Özpetek spiega che il suo prossimo progetto cinematografico, di cui non può rivelare altri dettagli, è proprio lo sviluppo di uno dei racconti del monologo teatrale che ha messo in scena negli ultimi mesi.
Nato d’impulso per sostenere i lavoratori dello spettacolo mentre ancora la pandemia stringeva la sua morsa, Ferzaneide si snoda tra confessioni intime e aneddoti cinematografici: “Alcuni amici mi hanno detto che ho un coraggio incredibile perché dico delle cose che, dette da qualcun altro, farebbero scandalo. Con me, invece, tutto diventa normale. Non so se si tratti di coraggio, ma sicuramente guardando indietro mi rendo conto di aver fatto tante cose che tutti mi dicevano di non fare. In quel momento io pensavo solo a seguire il mio cuore”. Özpetek ha deciso di annullare le 15 date di Ferzaneide previste in estate – “Lo spettacolo mi dà molte soddisfazioni ma è anche molto faticoso e toglie un po’ di vita”, spiega – ma, mentre si gode il successo della serie tv Le fate ignoranti, ha comunque un’agenda fittissima: “Sto scrivendo il quarto libro, Mine vaganti continua il suo percorso a teatro, preparo il film, lavoro a degli spot e alla Traviata da mettere in scena a Napoli”.
“La voce del padrone è stata la colonna sonora dell’estate 1982, per questo il documentario doveva assolutamente essere presentato ora, nel quarantesimo anniversario, in uno dei quattro festival italiani più importanti”. Ne è convinto Marco Spagnoli, che ha concepito il doc (di cui firma la regia) come un viaggio fisico e spirituale - da Milano a Milo – per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese
Il film britannico di Philip Barantini costruito con un unico piano sequenza tra la cucina e la sala di un ristorante ha conquistato la giuria guidata da Cristina Comencini, che gli ha assegnato tre riconoscimenti (Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore). Miglior Attrice Danica Curcic per il danese Baby Pyramid
"Non sono un consumatore seriale di serie tv, né ho pregiudizi nei loro confronti: se ce ne sono degne di attenzione, le vedo. Sono aperto a tutto e mi sono esaltato per la serie di Bellocchio", dice il regista, che presenta Ennio al Teatro Antico di Taormina nella serata di chiusura del festival
“I due anni del Covid sono stati due anni col freno a mano", dice il general manager di Videobank, cui è affidata la manifestazione, "questa è stata un'edizione di alto livello e di sicuro abbiamo valorizzato il marchio, lasciandolo meglio di come l'abbiamo trovato". Alla scadenza del mandato quinquennale, riflette sul futuro: "Vedremo che condizioni porrà il nuovo bando e decideremo se partecipare"