XX Settimana della critica

L’anno scorso nessun italiano, quest’anno l’opera prima di Massimo Andrei Mater natura. Un film colorato ed eccentrico che deve molto alla sceneggiata, ai musicarelli di Nino D’Angelo, ma anche a una presenza tradizionale come quella del femminiello napoletano, come spiega il cineasta esordiente. Prodotto da Umberto Massa, interpretato da Maria Pia Calzone, Vladimir Luxuria, Valerio Foglia Manzillo, Enzo Moscato, Luca Ward, è “un film sull’amore e il riscatto sociale, con personaggi in bilico tra due mondi e sempre in tilt con il cuore”.

La Settimana della critica, alla ventesima edizione, ha una nuova commissione di selezione, guidata da Francesco Di Pace e composta da Massimo Causo, Adriano De Grandis, Marco Lombardi e Silvana Silvestri. I critici hanno visionato circa duecento film arrivando a sceglierne sette: Asì di Jesus-Mario Lozano (Messico), Brick di Rian Johnson (Usa), I girasoli di Wang Baomin (Cina), Le passager di Eric Caravaca (Francia), Pavee Lackeen di Perry Ogden (Irlanda), Tracce sulla terra di Ali Mohammad Ghasemi (Iran). Tutte opere prime e tutti film di fiction, mentre un documentario, Belzéc del francese Guillaume Moscovitz, sarà proiettato come evento speciale: si tratta di una ricognizione nei luoghi e nella memoria di un lager, quello di Belzec in Polonia, completamente cancellato dalla faccia della terra ma rimasto nelle coscienze degli abitanti del villaggio. L’Istituto Luce sta valutando la possibilità di acquisirlo.

Insieme alle Giornate degli autori, con cui la Settimana condividerà anche la Sala Perla, riservata da quest’anno proprio alle proiezioni e agli incontri delle due sezioni indipendenti dalla Mostra, c’è l’omaggio ad Alberto Lattuada: si vedrà il suo primo film, Giacomo l’idealista (1943), esordio anche di Marina Berti e del produttore Carlo Ponti nella copia della Cineteca Svizzera.

Tra gli sponsor della Settimana, che gode del sostegno del ministero, molto presenti la Gan Assicurazioni e, da quest’anno, la BNL.