XV Premio Verdone a Margherita Vicario e riconoscimento Speciale a Brando De Sica

I fratelli Verdone hanno scelto 'Gloria!'; di concerto con il Festival del Cinema Europeo, il SNGCI, che supporta il Premio, ha omaggiato anche il debutto del nipote del Professor Verdone per il suo 'Mimì – Il principe delle tenebre', distribuito da Cinecittà


LECCE – Carlo Verdone è stato “il primo della famiglia a raccogliere l’invito di un Premio nel nome di suo padre, Mario Verdone”, ricorda Alberto La Monica, direttore del Festival del Cinema Europeo di Lecce, introducendo l’annuncio ufficiale della XV edizione del riconoscimento, che ha voluto ospiti ancora una volta i fratelli Verdone, Silvia e Luca in presenza, e Carlo in collegamento.

Per quest’ultimo, “Lecce è un Festival sempre alto, con il supporto molto forte del SNGCI per il Premio”, Sindacato che quest’anno – al di fuori della cinquina in concorso per il riconoscimento 2024 – ha desiderato conferire un Premio Speciale Mario Verdone a Brando De Sica, nipote proprio del Professore nel nome di cui vive l’onorificenza.

“E’ un onore ricevere un premio nel nome del nonno che ho conosciuto, a differenza di Vittorio purtroppo: ero legatissimo a lui, le prime forme di spettacolo le ho conosciute con lui, con il circo. È un imbarazzo ricevere un premio dalla famiglia, ma vale il quadrupolo. Lo interpreto come un ponte di preghiera con mio nonno, che mi darà energie per far cose migliori e non tradirvi. Evviva nonno Mario!”, le parole di Brando De Sica, regista al debutto nel lungometraggio con Mimì – Il principe delle tenebre, che aveva esordito a Locarno 2023, distribuito da Luce Cinecittà. La motivazione: “Una favola noir e insieme un fantasy ricco di suspence ma anche di poesia, in una Napoli inedita nel suo fascino soprannaturale. Un esordio sorprendente, che unisce il gusto del genere ad un’opera prima d’autore che dialoga con il pubblico, senza confini”.

La consegna dei Premi procede, con Carlo Verdone che legge la cinquina dei finalisti al Premio Mario Verdone 2024 – Margherita Vicario per Gloria!, Alain Parroni per Una sterminata domenica, Filippo Barbagallo per Troppo azzurro, Tommaso Santambrogio per Gli oceani sono i veri continenti e Alessandro Marzullo per Non credo in niente – dicendo che “ci siamo trovati come sempre molto in difficoltà, c’erano film che sarebbero dovuti essere incoraggiati con questo Premio”, ma con Silvia e Luca hanno scelto Gloria! di Margherita Vicario, purtroppo non presente a Lecce, perché impegnata nella promozione del film in Spagna. Gloria! è stato scelto, recita la motivazione ufficiale, “per l’originalità di un film d’esordio – già diretto con sicurezza – che rende protagonista, con le immagini, la musica in una storia in cui il classico dialoga con il pop diventando un vero e proprio inno rivoluzionario. Gloria! dimostra che debuttare alla regia significa anche osare: un’opera prima dedicata alla libertà, anche creativa, delle ragazze di ogni tempo”.

Silvia Verdone si dice “felice, molto, di essere a Lecce e di proseguire con questa manifestazione: mi sembra che quest’anno il film meriti molto; siamo qui anche con la bella notizia del Premio a Brando, che ha fatto un bellissimo film, per cui penso sia meritato”.

E per Luca Verdone, che in queste giornate leccesi ha anche presentato il doc dedicato a suo papà, Mario Verdone: il critico viaggiatore, co-prodotto da Luce Cinecittà: “è un’edizione emozionante, per aver presentato il film su mio padre e per il riconoscimento a mio nipote, che è un bravo regista, che stimo molto. Lecce è un onore perché non è solo una bella città, ma di persone che amano il cinema”.

Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, commenta sia stata “un’edizione speciale in ogni senso: il documentario di Luca ha acceso un riflettore sulla storia di Mario, di cui oggi abbiamo aggiunto un capitolo live sulla storia”. Inoltre, fa notare come il Premio sia stato assegnato “per la terza volta a una regista: non sono molte quelle che riescono ad arrivare: questo è un film pieno di segnali, un esperimento, un segno forte di apertura alla creatività femminile più giovane. I premi devono servire anche a sottolineare l’importanza degli esordi. Gloria! come Mimì sono un’eccezione nel panorama dei film d’esordio, capaci di toccare anche il successo all’estero”.

Infine, per Carlo Verdone, “questo è un Festival che pensa molto alla memoria storica, e molto pedagogico anche per i giovani. Lecce sta davvero diventando la città del cinema, qualcosa di molto speciale, che noi siamo felici di sostenere”.

 

 

 

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