Wired Next Cinema: Mazinga e gli ultracorti invadono Roma

Dal 16 al 25 ottobre dieci giorni di incontri, workshop e proiezioni al MAXXI di Roma dedicati alla sperimentazione e ai nuovi formati cinematografici.


Indagare il rapporto tra cinema e altre arti figurative e lo slittamento continuo dei linguaggi espressivi che l’audiovisivo sperimenta sul web. Vuole essere questo il proposito di Wired Next Cinema Powered by Mazda, la sezione parallela del Festival di Roma dedicata alla sperimentazione e ai nuovi formati cinematografici, nata dalla sinergia tra il festival, il museo MAXXI e la rivista dedicata alle nuove tecnologie ‘Wired’. Dal 16 al 25 ottobre dieci giorni di incontri, workshop e proiezioni al MAXXI di Roma, per mostrare come nuove tecnologie ed evoluzioni dell’estetica e del consumo di immagini vadano di pari passo.

Un programma eterogeneo che mette in luce influenze reciproche e avvenute mutazioni espressive nell’epoca dei social network e della condivisione online. Dalla fotografia (il film di Wim Wenders su Salgado) ai workshop sui programmi di grafica degli smartphone, dalle nuove web serie alla commedia italiana (“The Pills” ed Enrico Vanzina); dal cinema sperimentale sudamericano al nuovo divismo on line di Maccio Capatonda; dal rapporto con disegno e pittura di autori come Bellocchio, Scola e Virzì (il documentario Prima del film di Mario Sesti e Marco Chiarini) all’incontro con il linguaggio della recitazione e con attori come Giorgio Pasotti, Roberto Herlitzka, Isabella Ferrari e Riccardo Scamarcio. 
Tra le curiosità la riedizione di Il grande Mazinga contro Goldrake che uscirà nelle sale a novembre e il contest “L’invasione degli ultracorti” dedicato ai video sotto i 15 secondi realizzati a misura di smartphone. “La necessità di condividere online implica un vincolo di leggerezza e la ricerca di nuove modalità narrative, commenta il direttore di Wired Massimo D’Urso che ha promosso l’iniziativa. “Nei video realizzati con gli smartphone c’è tutta la rappresentazione di una generazione che trova poco spazio nelle espressioni cinematografiche ufficiali”.

Un grande spazio è dedicato all’innovazione, intesa non solo come utilizzo di nuovi strumenti espressivi ma anche come messa in scena di prospettive inusuali. E’ il caso, ad esempio, del documentario di Filippo Soldi Non so perché ti odio, che dà voce sia alle vittime di aggressioni omofobiche che alle persone che quelle aggressioni le hanno compiute o che rappresentano movimenti contrari alle istanze del mondo LGBT. “E’ l’evoluzione naturale di un programma in cui confluiscono tutti i film con un’anima non convenzionale”, spiega il selezionatore del Festival Mario Sesti che individua una continuità della sezione con le passate esperienze di Extra e CinemaXXI. “Il progetto è quello di scovare il cinema dove si è andato a nascondere, ribatte il direttore artistico Marco Muller,  e uno dei luoghi dove si è cacciato è “proprio l’arte contemporanea”, ricorda Giovanna Melandri, presidente della fondazione MAXXI.

Wired Next Cinema vuole, insomma, abbattere definitivamente gli steccati tra i linguaggi espressivi, la distinzione tra pratiche cinematografiche alte e basse, raccontare il presente per anticipare il futuro.

WIRED NEXT CINEMA: IL PROGRAMMA

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07 Ottobre 2014

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