BERLINO – Tanto rumore, al mercato della Berlinale, intorno al nuovo progetto di Michael Winterbottom, di cui vengono mostrate alcune immagini in anteprima. Intitolato The Face of an Angel e interpretato da Daniel Bruhl, Kate Beckinsale e dal nostro Valerio Mastandrea, il film è ispirato al libro Angel Face: Sex, Murder and the Inside Story of Amanda Knox scritto dalla giornalista americana Barbie Latza Nadeau ma, come ha spiegato il cineasta a Screen International, “Non è un film su Amanda Knox, il caso al centro della mia pellicola è di finzione. Nessuno dei personaggi principali – ha aggiunto – è direttamente connesso alla vicenda, al cuore della storia c’è la tragedia legata alla perdita di una figlia”.
Alla prossima edizione della Berlinale, 5-15 febbraio 2015, sarà presentata una retrospettiva dei film del regista, a cui il festival renderà omaggio. lo ha annunciato il direttore Dieter Kosslick
Prende il posto della storica manager Beki Probst, che assume l'incarico di presidente di EFM e affiancherà il nuovo direttore
Sarà la Satine Film a distribuire in Italia due delle pellicole vincitrici all’ultimo Festival di Berlino: Kreuzweg di Dietrich Brüggeman - Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura e Premio della Giuria Ecumenica - e Difret, film dell'etiope Zeresenay Mehari coprodotto da Angelina Jolie, già vincitore del Sundance, che si è aggiudicato il premio del pubblico nella sezione Panorama
L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più