Winspeare a Panorama, “American Hustle” fuori concorso a Berlino

In grazia di Dio, elogio del baratto e del ritorno a una vita semplice come antidoto alla crisi, del regista salentino selezionato alla Berlinale


In grazia di Dio di Edoardo Winspeare sarà a Berlino nella sezione Panorama. Il film si svolge a Leuca, un paesino salentino, dove vivono quattro donne al tempo della crisi. Una famiglia che confeziona capi d’abbigliamento per le grandi aziende del Nord, a causa del calo della domanda è costretta a chiudere l’azienda e dopo il pignoramento della casa a trasferirsi in campagna, vivendo con pochi soldi e appoggiandosi alla comunità. I personaggi sono interpretati da attori non professionisti, Adele (Celeste Casciaro, moglie del regista) la donna che con coraggio convince la figlia Ina (Laura Licchetta) e la sorella Maria Concetta (Barbara De Matteis) a cambiare vita con il resto della famiglia ricorrendo al baratto. Il film frutto di un’originale formula produttiva ed ecologica che si ispira alla storia del film, è prodotto da Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa per Saietta Film con Rai Cinema, in associazione con Banca Popolare Pugliese e Luigi De Vecchi, con il sostegno di Apulia Film Commission, con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Puglia. Main sponsor Pasta Granoro.

”Sono felicissimo – ha dichiarato il regista – Fin dall’inizio volevo andare a Berlino, festival che sento molto nelle mie corde, forse anche perché ho studiato in Germania, ho fatto la scuola di cinema a Monaco. Come negli altri miei film l’elemento locale è molto forte – l’ambientazione nel Salento, lavorare con attori del posto – ma il tema è universale: la metamorfosi della crisi economica, la crisi vista come possibilità, come un nuovo inizio. È un film sulla possibilità di essere felici nonostante”.

La Berlinale ha annunciato anche fuori concorso American Hustle di David O. Russell. Fresca di 10 candidature all’Oscar, la commedia thriller porterà al festival una parata di star: Christian Bale, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner e Bradley Cooper. Altri titoli di spicco del programma sono Cesar Chavez, biopic dell’attivista per i diritti civili diretto da Diego Luna con Michael Pena, America Ferrera, Rosario Dawson e John Malkovich; Cathedrals of Culture il documentario in 3D di Wim Wenders che fa parte di un progetto a cui partecipano anche Robert Redford, Michael Glawogger, Michael Madsen, Margreth Olin e Karim Ainouz. Il francese In the Courtyard con Catherine Deneuve e Diplomacy di Volker Schloendorff. Il documentarista premio Oscar Errol Morris porterà The Unknown Known, che ha debuttato a Venezia in concorso, sulla controversa figura politica di Donald Rumsfeld. Molto atteso il doc di Andre Singer Night Will Fall, che usa i materiali girati da Alfred Hitchcock e Sidney Bernstein nel 1945 nei campi di concentramento. 

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17 Gennaio 2014

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L'Orso d'oro e l’Orso d’argento per l’interpretazione maschile vanno al fosco noir Black coal, thin ice di Diao Yinan insieme al premio per il miglior contributo tecnico alla fotografia di Tui na di Lou Ye. Un trionfo cinese a conferma della forte presenza al mercato di questa cinematografia. Importante anche l’affermazione del cinema indipendente Usa che ha visto andare il Grand Jury Prize a Wes Anderson per il godibilissimo The Grand Budapest Hotel. Il talentuoso regista ha inviato un messaggio nel suo stile: “Qualche anno fa a Venezia ho ricevuto il leoncino, a Cannes mi hanno dato la Palme de chocolat, che tengo ancora incartata nel cellophane, finalmente un premio a grandezza naturale, sono veramente contento”. Delude il premio per la regia a Richard Linklater che avrebbe meritato di più


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