Wim Wenders sta girando a Berlino Submergence, un nuovo thriller romantico con James McAvoy e Alicia Vikander protagonisti tra Germania, Francia, Spagna e Africa. Basato sull’omonimo romanzo pubblicato nel 2013 da J.M. Ledgard e sceneggiato da Erin Dignam racconterà una coppia di innamorati che ripensano alla loro grande storia d’amore mentre si trovano a miglia di distanza in una situazione molto pericolosa per entrambi.
La donna sta esplorando in Groenlandia il fondo dell’oceano su un sommergibile per sostenere la sua teoria dell’origine della vita sul pianeta; l’uomo, un ingegnere, è ostaggio in Somalia di alcuni jihadisti che credono sia una spia britannica. L’unico sollievo dei protagonisti è rappresentato dai ricordi della loro romantica storia iniziata mesi prima, dopo essersi incontrati su una spiaggia davanti all’Oceano Atlantico.
Wenders è appena reduce dalla lavorazione di un altro film, ancora inedito e in uscita a fine anno, dal titolo The Beautiful Days of Aranjuez. Ambientato ai nostri giorni in Spagna e interpretato da Sophie Semin, Reda Kateb e Nick Cave è basato su una storia di Peter Handke su un uomo e una donna che in una notte d’estate riflettono su amore e libertà”.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi