Proprio sul set di Nessuno si salva da solo, il nuovo film di Sergio Castellitto con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca pronto per la sala dal 5 marzo, i coproduttori Wildside e Indiana hanno deciso di fondare insieme una nuova società, la Inside International, che debutterà al mercato cinematografico di Berlino in questi giorni. L’idea è attirare i set internazionali di cinema e tv che scelgono l’Italia come location, come produttori esecutivi. Tra i progetti già in fase di avvio una produzione cinese e due con inglesi e americani: Stratton: First into Action, protagonista Henry Cavill (L’uomo d’acciaio), prodotto da Amber Entertainment e Promethean, e War Wolf, tratto da un’idea originale dello scrittore Paul Finch, anche questo prodotto da Amber Entertainment.
Mario Gianani, Mauro Martani, Lorenzo Mieli per la Wildside e Benedetto Habib, Marco Coen, Fabrizio Donvito per la Indiana affermano che “si tratta della prima vera struttura organizzata capace di coniugare competenze produttive e finanziarie necessarie per attrarre e offrire servizi qualificati ai produttori esteri. Vale a dire tax credit, casting, location scouting”. Una prima realtà cinematografica dedicata all’estero (con Olivia Sleiter a Roma e Dov Mamann a Los Angeles operativi nella ricerca delle produzioni straniere) che può porsi sul mercato “per fare sistema” grazie al momento di grande rilancio che alla prova dei fatti sta provocando come un’onda salutare il regolamento del tax credit italiano per i film stranieri. Gli effetti evidenti sono il set del nuovo Bond in Italia (a fine febbraio riprese di 007 confermate a Roma, a dispetto degli attacchi sulla Roma ‘sporca’ dell’Independent dei giorni scorsi) e poi il remale di Ben Hur, due grandi kolossal con investimenti per circa 150 milioni di euro con commesse dalle grandi major Usa, dalla Paramount alla Metro Goldwyn Mayer e non solo. Il decreto ha aumentato da 110 a 115 milioni di euro il fondo per le agevolazioni fiscali al cinema, ma soprattutto ha innalzato da 5 milioni di euro a film a 10 milioni a impresa (e un grande film può essere coprodotto da più imprese, ecco qui la forza di società come Inside) il limite massimo del credito d’imposta per la produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando manodopera italiana, film o parti di film stranieri.
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