Il Lovers Film Festival, la kermesse torinese dedicata alle tematiche LGBTQI+ nel cinema, ha rivelato tutti i premi della sua 37ma edizione. Per la prima volta il Festival ha stretto una collaborazione con il Ministero Degli Affari Esteri, in particolare con il Comitato interministeriale per i Diritti Umani, nella persona dell’Inviato Speciale per i diritti umani delle persone LGBTQI+, un’importante figura istituita dal novembre 2021. Questa collaborazione si evidenzia anche dalla nuova denominazione dei premi ufficiali del Festival.
Il Premio Special Envoy Rainbow Award – Ottavio Mai For Best Feature è stato assegnato a Wildhood di Bretten Hannam. La giuria lungometraggi presieduta da Franco Grillini e composta dagli studenti del DAMS di Torino Benedetto Irma, Alice Ferro, Federico Lionetti, Tommaso Sabatini e Sara Elisabetta Visconti ha dato la seguente motivazione: “per aver raccontato con sguardo poetico una storia di formazione intersezionale, dando voce a una comunità sottorappresentata come quella dei Mi’kmaq in Nova Scotia; e in particolar modo per aver raccontato una storia di riscatto e di accettazione della propria sessualità e delle proprie radici culturali. Con una fotografia evocativa e la brillante interpretazione dei giovani attori, l’opera immerge lo spettatore in un percorso di ricongiungimento con la natura e con la propria comunità d’origine”.
Lo Special Envoy Rainbow Award For Best Documentary va a Jimmy in Saingon di Peter McDowell “per la rappresentazione di un conflitto interiore che si rispecchia nella guerra del Vietnam e nella cultura occidentale degli anni ’60 e ’70. Il punto di vista interno trascina lo spettatore nella ricostruzione di una storia d’amore che sfida le censure di due culture vittime degli stessi tabù. Il montaggio e la colonna sonora scandiscono gli alti e bassi di un’indagine sul rimosso familiare che diventa ricerca identitaria”. La giuria documentari è stata presieduta da Enzo Cucco e stata composta dagli studenti della Scuola Holden di Torino Ilaria Baggio, Bianca Passanisi, Federico Galbiati, Guido Giuliano e Cecilia Rita.
La giuria cortometraggi presieduta da Vanni Piccolo e composta dagli studenti del DAMS di Torino Chiara Allegretti, Marco Di pasquale, Lucia Paruta, Nicolò Pilon e Giorgia Ester Serra, ha assegnato lo Special Envoy Rainbow Award For Best Short Film a Tank Fairy di Erich Rettstadt con la seguente motivazione: “Questa favola contemporanea sprigiona l’energia necessaria a immaginare come possibile un futuro, nel quale ogni individuo può riconoscere e vivere la propria identità, anche grazie alla giusta fata madrina a cui ognuno di noi avrebbe diritto. Il ritmo serrato e gli scoppiettanti effetti speciali rendono la narrazione esplosiva e travolgente. Il potere magico dello smalto libera dal pregiudizio”.
Una Menzione Speciale è stata assegnata a Pentola di Leo Černic con questa motivazione: “L’animazione, fin dalle sue origini, ha sempre dimostrato capacità straordinarie di espressione artistica. Pentola, di Leo Černic, tratta in maniera originale e poetica le tematiche LGBTQI+, la libertà sessuale e l’identità di genere, attraverso il suo stile surreale e meravigliosamente allucinato, e una riconfigurazione della figura del supereroe da fumetto. Un grande lavoro di animazione e di cinema in generale”.
Per il terzo anno, il premio Torino Pride viene assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazioni diverse, pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. Il Coordinamento Torino Pride, insieme all’Associazione Amiche e Amici della cultura e del festival del cinema LGBT, con una giuria composta da Valentina Quattrocchi, Lorenzo Bucci, Carlotta Marchiandi, Paola Perrone e Sonia De Marzo assegna il premio di 800 euro a Nelly & Nadine di Magnus Gertten. “Un docufilm che, toccando la memoria storica dei campi di concentramento, risulta attuale nel fare riemergere una storia d’amore iniziata nel 1944 e vissuta con determinazione e coraggio, di grande ispirazione per le generazioni successive innanzitutto della famiglia di Nelly e Nadine e poi, grazie al film, anche per le persone spettatrici”.
Il Festival, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica un riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più̀ importanti e significative della cultura LGBTQI+ italiana. Quest’anno il premio va a Finlandia di Horacio Alcalà, un “film magico e spirituale con una profonda anima antropologica dove in una giostra di luci, suoni, colori e sogni, la cultura zapoteca viene mirabilmente rappresentata dalle genti MUXES nel Mexico meridionale, in cui la fluidità di genere è il pilastro della loro vita. Tra sogni e realtà uomini e donne vivono in una sorta di” terzo genere” in assoluta libertà, creatività e parità, come dovrebbe poi essere in ogni parte del mondo.
Menzione speciale a Death And Bowling di Lyle Kash “per la rarità e la preziosità di un lavoro dove si respira e si vive una realtà trans non solita a vedersi sugli schermi. Una produzione unica, formata per la maggior parte da persone trans, che trasmette al film una magia rarefatta ed utopica, a volte strana, ma che ti cattura e ti porta lontano in un mondo a tratti persino immaginario”.
La giuria Young Lovers, presieduta da Walter Revello, presidente di Babi, e composta da cinque studenti tra i 18 e 21 anni (Chiara Fiorano, Federica Tedesco, Francesco Toscano, Michela Lupi, Sara Scalera) assegna il premio Matthew Shepard 2022 al film Wildhood di Bretten Hannam “per averci portato in una narrazione dai tratti mitologici che scava nella profonda necessità universale di trovare il rapporto con la propria famiglia, il proprio corpo, la propria sessualità, le proprie radici; un film che si dipana con una struggente delicatezza e un prezioso rispetto per le emozioni dei personaggi e degli spettatori”. Il vincitore riceve l’opera Lo Spaventapasseri dell’artista israeliano Yitzhack Levi Cohen, commissionata da Libere Gabbie e dal Museo Nesta di Torino.
Alla vigilia della trentasettesima edizione del Lovers Film Festival di Torino, sono state vandalizzate le targhe della via intitolata a Ottavio Mai fondatore del Festival con Giovanni Minerba
Tra le presenze della 37ma edizione del Festival (26 aprile-1° maggio), la cantante ucraina trans Zi Faàmelu, costretta a fuggire dal suo Paese e ora rifugiata in Germania, dopo essere stata respinta al confine ucraino in quanto considerata uomo
Il Museo Nazionale del Cinema ricorda Pier Paolo Pasolini con un doppio omaggio: nel centenario della nascita è prevista infatti una sezione speciale del Lovers Film Festival con 4 pellicole e il progetto artistico ConiglioViola Teorema Pasolini ospitato dal 13 aprile al 4 settembre sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana
Come evento di avvicinamento alla trentasettesima edizione sarà presentato, in anteprima torinese, il 26 aprile, il visual podcast Josh and Franco: la vera storia di due uomini – padre e figlio – entrambi omosessuali