Welcome to New York, la hit del Marché e della rete

Il 17 maggio si vedrà al Mercato e il 22 online (senza passare per la sala) la pellicola di Abel Ferrara su Dominique Strauss-Kahn, esclusa dalla selezione ufficiale del festival


CANNES Welcome to New York è il film di cui tutti parlano, qui a Cannes. Anche se non compare nella selezione ufficiale. Grazie a vari articoli sulla stampa francese, rimbalzati in Italia (il primo è stato Il foglio), è diventato un caso l’assenza della pellicola diretta da Abel Ferrara e prodotta da Vincent Maraval di Wild Bunch, che avrà una proiezione, c’è da giurare affollatissima, il 17 maggio al Marché e sarà visibile anche online dal 22 maggio (al prezzo di 7 euro, e ci si aspetta un boom di contatti), saltando completamente il passaggio theatrical e inaugurando un nuovo modo distributivo, in Italia grazie alla Bim. Maraval, furioso con il direttore del festival Thierry Frémaux per l’esclusione, si è lamentato su Twitter: “Bisogna fare pom… per essere presi a Cannes”. E ha rincarato la dose: “Nanni Moretti può girare Il caimano contro Silvio Berlusconi, Michael Moore può girare Fahrenheit 9/11 contro George W. Bush, solo in Francia queste cose non si possono fare”. Ovvero rivangare il caso di Dominique Strauss-Kahn, che nel film è interpretato da un debordante Gérard Depardieu, mentre la moglie Anne Sinclair è Jacqueline Bisset, che ha sostituito Isabelle Adjani dopo la rinuncia di quest’ultima. DSK, prima di finire in manette a New York nel maggio 2011 con l’accusa (poi archiviata) di aver stuprato una cameriera del Sophitel, era il capo del Fmi e stava per candidarsi all’Eliseo. Nel film la sua parabola (si fa per dire) è ricostruita a base di orge, sesso esplicito e festini ad alto tasso alcolico e bizzarrie erotiche. Per il sempre controcorrente Ferrara: “Strauss-Kahn è un personaggio cinematografico per eccellenza. La storia di un potente che potrebbe diventare presidente della Repubblica francese ma finisce in galera e le misteriose dinamiche del suo rapporto con la moglie rappresentavano il materiale ideale per un film. Inoltre da tanto tempo volevo lavorare con Depardieu”. 

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16 Maggio 2014

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