Il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha lasciato in manette la stazione di Polizia di New York dove si era consegnato nelle scorse ore. In una nota del Nypd si specifica che Weinstein è accusato fra l’altro di stupro. Le accuse prese in considerazione sono di due donne. Nella nota la Polizia di New York ringrazia “le coraggiose vittime per essersi fatte avanti e aver cercato giustizia”. Harvey Weinstein “intende dichiararsi non colpevole”, ha detto in conferenza stampa l’avvocato del produttore. Mentre il giudice di New York ha fissato in 10 milioni di dollari la cauzione, di cui un milione in contanti. E’ stata inoltre ordinata la consegna del passaporto e Weinstein dovrà indossare un dispositivo Gps per essere sempre rintracciabile.
Il produttore è accusato di avere violentato una donna e di averne costretta un’altra a praticare del sesso orale. I procuratori di Manhattan avrebbero pronta per lui una incriminazione per stupro di primo e terzo grado nel primo caso, e di atti sessuali di primo grado nel secondo caso. Il produttore è indagato per reati simili anche a Los Angeles e a Londra. Il suo avvocato di New York, Benjamin Brafman, ha dichiarato che Weinstein è in questo momento molto “solo e arrabbiato”. L’accusa mossa contro Weinstein sarebbe legata alla denuncia presentata a suo tempo dall’attrice Lucia Evans, che ha raccontato ai giornali di essere stata violentata da Weinstein nel 2004, e ad un altro caso mai confessato ai media.
La prossima udienza del caso Weinstein a New York è in programma il 18 settembre 2024. L'ex produttore è da qualche giorno ricoverato in ospedale a Manhattan, dove è stato sotto posto a un intervento al cuore
Il giudice Curtis Farber ha indicato che la selezione della giuria potrebbe cominciare il 12 ottobre. La condanna del 2020 per aggressioni sessuali e stupro di terzo grado era stata annullata lo scorso aprile
Tra i firmatari Jacques Audiard, Mathieu Amalric e Swann Arlaud di Anatomy Of A Fall. "Chi afferma che 'non si può più dire nulla' confonde la libertà di espressione con il privilegio".
Il produttore, i cui reati sessuali hanno dato vita al movimento #MeToo, dovrà scontare a Los Angeles un’altra condanna in attesa di un nuovo processo