Weekend considerato “scabroso” dalla CEI

Il film di Andrew Haigh, in uscita nelle sale il 10 marzo è stato giudicato così dalla commissione a causa della presenza di droga e omosessualità


Weekend di Andrew Haigh (autore di 45 anni), in uscita nelle sale il 10 marzo, è stato giudicato come “Sconsigliato/Non utilizzabile/Scabroso” dalla Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI. Pur essendo abituata a questo tipo di giudizi per alcuni dei titoli più innovativi e irriverenti del proprio catalogo, la casa di distribuzione Teodora, si legge in una nota, resta colpita dal fatto che “stavolta la valutazione riguardi un film che racconta una semplice storia d’amore, “un’onesta, intima, autentica storia d’amore” come la descrivono le parole del regista, appena reduce dal trionfo di 45 anni con Charlotte Rampling. Senza l’accompagnamento di una critica articolata, le tematiche indicate nella scheda della Commissione si riducono a due: droga e omosessualità. Una scelta limitante per gli stessi esercenti cattolici e per la loro autonomia di giudizio e, soprattutto, limitante per la vita in sala di Weekend e di molto altro cinema indipendente distribuito in Italia”.

Intanto il Sncci lo ha designato Film della Critica con la seguente motivazione: “Per la rara sensibilità con cui il regista, raccontando la nascita di una possibile storia d’amore tra due uomini, definisce il perimetro sociale e intimo dei sentimenti ed elabora una ricerca interiore che supera il silenzio e  le ragioni della solitudine”. 

L’opera prima di Haigh racconta la storia di Russell e Glen. Si conoscono in un locale e si risvegliano insieme la mattina dopo. Quella che sembra solo l’avventura di una notte si trasforma però in qualcosa di più: nell’arco del weekend i due arriveranno a condividere sentimenti, ricordi, paure e desideri, fino a scoprirsi all’inizio di un’imprevista e travolgente storia d’amore. Anche grazie ai due straordinari protagonisti, Tom Cullen e Chris New, un’opera capace come poche di scavare nei sentimenti più intimi di una coppia, ma anche di raccontare sogni e problemi di un’intera generazione alla ricerca del proprio posto nel mondo. “Volevo raccontare un’onesta, intima, autentica storia d’amore. Quel misto di paura e eccitazione che arriva insieme alla possibilità di qualcosa di nuovo. Volevo vedere questi due giovani uomini innamorarsi lentamente l’uno dell’altro, delle loro reciproche differenze, quasi come se stessero scoprendo dei pezzi mancanti di loro stessi. Volevo catturare quei momenti che due persone condividono quanto iniziano davvero a impegnarsi in una relazione. Russell e Glen sono due uomini che attraversano la vita in modi diversi ma entrambi cercano la stessa cosa: il loro posto nel mondo. Stanno provando a capire chi sono, cosa vogliono e come possono definire se stessi, in pubblico come in privato”  

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08 Marzo 2016

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