‘Volevo nascondermi’ trionfa ai Globi

Due premi (regia e sceneggiatura) anche per Favolacce dei fratelli D'Innocenzo


Volevo nascondermi di Giorgio Diritti vince il Globo d’oro come miglior film, conquistando anche il premio per la Miglior Fotografia per Matteo Cocco. Miglior attore è Pierfrancesco Favino per la sua interpretazione di Craxi in Hammamet, mentre la miglior attrice è Valeria Bruni Tedeschi per Aspromonte.

Favino per l’occasione lancia un messaggio dalle poltrone del cinema Quattro Fontane, perché le barriere che bloccano oggi i cinema e i lavoratori dello spettacolo cadano presto: “Ricevere questo premio rappresenta un’occasione unica per me- ha commentato Favino- soprattutto in questo momento in cui il cinema vive una situazione difficile. Ho scelto questa sala percheé è del mio quartiere, non vedo l’ora che cadano queste distanze e che si torni a dire ‘zitti!’ nel buio della sala, gomito a gomito”. Per Bruni Tedeschi “essere premiati è come ricevere delle carezze, è come incontrarsi, e per me il cinema è prima di tutto incontro”.

Trionfa anche Favolacce dei fratelli D’Innocenzo con doppio premio a sceneggiatura e regia – “Scoprire come questo film sia stato riconosciuto da chi appartiene ad altre culture, riuscendo a connettersi con i temi in senso universale, e’ per noi motivo di grande soddisfazione”, dicono – mentre il Tolo Tolo di Zalone è considerato la miglior commedia. “Ricevere un premio dalla stampa estera in un momento difficile come questo è importante – ha commentato – soprattutto come segno della fiducia tra i popoli che in questo momento viene a mancare”.

Non manca Sorrentino con The New Pope miglior serie televisiva. Nel video il regista dice “sono un intrettenitore. Non mando messaggi specifici. Ma tutti i premi dall’Oscar in giù, sono una gratificazione al proprio ego, qualche volta ci vogliono”.

E poi Picciridda di Paolo Licata miglior opera prima (e miglior colonna sonora, a Pericle Odierna), L’amore oltre il tempo miglior cortometraggio, Vulnerabile bellezza di Manuele Mandolesi miglior doc. Leggi l’articolo. 

“Vincere il Globo d’Oro è una soddisfazione immensa – commenta Mandolesi – non solo per l’importanza che riveste nel panorama cinematografico italiano, ma soprattutto perché mi permette di mantenere una promessa che avevo fatto a me stesso e alle popolazioni colpite dal sisma 2016: continuare a far parlare negli anni delle difficoltà che le persone di quel territorio stanno tutt’oggi vivendo, anche quando l’attenzione mediatica sarebbe calata notevolmente. Il premio mi gratifica anche a livello registico e produttivo perché in nomination con me c’erano Enrico Cerasuolo e Franco Maresco, grandi nomi della regia italiana. Siamo riusciti a produrre il film soltanto grazie all’aiuto di aziende e privati che hanno creduto nel progetto sin da subito. E anche grazie a tanta determinazione poiché era un progetto che volevo fortemente.”

Il Premio alla Carriera va a Sandra Milo: “Non voglio piangere, un riconoscimento così bello e prestigioso mi emoziona e riempie d’orgoglio, e poi riceverlo qui, nel tempio dell’arte straordinaria che è il cinema. Il cinema ha bisogno di gente e di vita, vive sullo schermo e vive nella platea, è una delle più belle espressioni della vita”, ha detto commossa.

Virginia Apicella con Nevia è migliore giovane promessa. Ha ricevuto il premio negli spazi del cinema Farnese: “L’ultima volta che sono entrata qui e’ stato per la ‘prima’ del film- ha ricordato l’attrice- c’era tantissima gente, mentre oggi, ecco, oggi non c’e’ nessuno. Vorrei che tutto tornasse a quella sera magica, e spero che tutto migliori presto”.

e il Gran Premio della Stampa Estera al costumista Carlo Poggioli.

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15 Luglio 2020

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