“Quando vedete Scarlett Johansson che sfila sul red carpet romano, dovreste metterle anche il cartellino del prezzo. Dovreste vedere che cammina una ‘cosa’ che sta tra i 400mila e i 600mila dollari. Immaginatevi proprio il mucchio di banconote che cammina. E sappiate che sono banconote pubbliche”. Così il regista Paolo Virzì interviene nel ruolo di direttore del Torino Film Festival, sottolineando durante la presentazione nel capoluogo piemontese della 32/ma edizione del Festival alcune differenze.
“Non temiamo rivalità con il festival di Roma, anche perché siamo diversi. E’ una vocazione diversa, un budget diverso, un pubblico diverso”. Il TFF di quest’anno sarà “un filmone popolare” nel quale si potrà trovare di tutto, “mi pare proprio potente, ricco di voci diverse”.
Il Festival sarà aperto il 22 novembre all’auditorium Gianni Agnelli al Lingotto, dove verrà proposto l’americano Last Vegas, di Jon Turteltaub, con Robert De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline, Morgan Freeman (in Italia il film uscirà il 23 gennaio). In chiusura del Festival, invece, il 30 novembre, anteprima italiana di Grand Piano, dello spagnolo Eugenio Mira, interpretato da Elijah Wood e John Cusack (in Italia uscirà nei primi mesi del 2014).
“Dal festival non escludiamo niente, vuole essere una festa del cinema – ha concluso Virzì – e per questo c’è dentro di tutto. La sua cifra di quest’anno è cinefil-popolare. E non dimentichiamo mai che la parola ‘pop’ è una parola importantissima”.
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