Virzì e i costi delle superstar

Una precisazione di Paolo Virzì sul Festival di Roma e i compensi di Scarlett Johansson


Una precisazione di Paolo Virzì, direttore del Festival di Torino, a proposito del Festival di Roma e dei compensi delle star. “Non mi è mai passato per la testa dire o pensare che Scarlett Johansson abbia percepito un qualsiasi tipo di compenso. A chi mi ha domandato come mai, dal momento che programmiamo un film con De Niro, Morgan Freeman, Kevin Kline e Michael Douglas non abbiamo invitato questi popo’ di attoroni ma solo il regista, ho spiegato che un certo calibro di superstar hollywoodiane comportano dei costi inaffrontabili per un festival come il nostro. Ho raccontato  il caso specifico di una graziosissima dark comedy con Julia Roberts e Meryl Streep per presentare la quale alla nostra serata d’apertura ci era stata fatta presente la disponibilità delle due grandi attrici a venire come ospiti. Tra due voli privati, una decina di persone a testa di staff, il servizio di security ed altro siamo arrivati presto a calcolare una spesa di almeno 500.000 dollari. Nessun distributore italiano è più disposto a investimenti di promozione di questa portata e tantomeno i produttori Usa intendono investire budget importanti nel lancio di un film in Italia attraverso un festival. Di conseguenza tocca al festival stesso caricarsi di una parte importante di queste spese. E quindi ho invitato i signori del consiglio comunale torinese a guardar con più attenzione Scarlett Johansson o George Clooney quando sfilano sul tappeto rosso, perché devono sapere che stanno sfilando un mucchio di soldi, e che spesso quei soldi vengono dal budget di un festival, il cui grosso delle risorse è in genere, come sappiamo tutti, di origine pubblica. Mi dispiace che l’imprecisione e forse anche l’ingenuità del cronista abbia fatto ritenere a Paolo Ferrari che io abbia parlato di compenso, semmai appunto di enormi costi di ospitalità, che rendono la rincorsa alla movie star Usa sul red carpet qualcosa che un festival, di questi tempi, è costretto a considerare con grande attenzione. Per quanto riguarda il Festival di Roma non ho mai, neanche per scherzo, usato la parola flop”. 
Il comunicato di Virzì fa seguito alla smentita diramata ieri sera dal presidente del Festival di Roma Paolo Ferrari: “In un clima di distensione e collaborazione, l’amico Paolo Virzì, direttore del Torino Film Festival, solleva purtroppo un’inutile polemica contro il Festival Internazionale del Film di Roma. Nel rispetto del lavoro svolto in questi mesi dal direttore artistico, da tutta l’organizzazione e da ogni singolo lavoratore del Festival, vorrei sottolineare che, come avviene nei maggiori festival internazionali, anche a Roma attori e registi vengono per presentare il loro lavoro e beneficiano solo di ospitalità. Ovviamente non è previsto alcun compenso e questa è sempre stata la nostra policy. Voglio dire di più: in un momento di crisi come quello attuale, la sola idea che si possano spendere soldi per un compenso ad una star è impensabile e fuori dalla realtà”.

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