VENEZIA – E’ stata deliberatamente tenuta nascosta per quasi un secolo la storia dell’amicizia più scandalosa all’interno della corte britannica, quella tra la regina Vittoria e un giovane servitore indiano, Abdul Karim, diventato presto suo consigliere spirituale e amico devoto. Un improbabile rapporto senza precedenti, raccontato in Victoria & Abdul di Stephen Frears, che scatenò una vera battaglia all’interno della casa reale, mettendo la regina a duro confronto con la corte e la propria famiglia. Il film si basa sul libro della giornalista Shrabani Basu, Victoria & Abdul: The True Story of the Queen’s Closest Confidant che ha scoperto la vicenda attraverso i diari di Vittoria conservati nell’Archivio Reale e scritti a mano in urdu, la versione musulmana dell’hindi che la sovrana aveva appreso da Abdul, e sfuggiti alla furia del figlio della Regina, Bertie, poi Re Edoardo VII, che dopo la morte della sovrana fece distruggere qualsiasi traccia del rapporto con il servitore indiano.
Interpretata dall’attrice Judi Dench, premio Oscar per Shakespeare in Love, che torna a vestire i panni della regina Vittoria dopo La mia regina, il film del 1997 diretto da John Madden. “Non mi aspettavo di rivisitare questa parte, ho un grande affetto per questo ruolo perché il personaggio della regina Vittoria non ha avuto una carriera cinematografica prima di La mia regina, di cui Victoria & Abdul rappresenta una sorta di continuità. La storia è intrigante perché il rapporto tra i due è complesso, potrebbe essere il rapporto tra una madre e il proprio figlio. Non è solo un rapporto di amore ma riguarda la gioia di potersi sentire totalmente rilassati con qualcuno, senza nessuno che impone il cerimoniale. Qualcosa di cui la regina sentiva da sempre un incredibile bisogno, tant’è che era un tipo di rapporto che, prima di Abdul, chiedeva anche al marito, il Principe Alberto, e poi al suo valletto scozzese John Brown”.
Quando ha conosciuto Abdul nel 1887, Vittoria era regina da decenni, sovrana di un trono della durata senza precedenti di 63 anni. “Vittoria era prigioniera delle convenzioni, come succede a molti di noi,” riflette Stephen Frears che ritorna al Lido insieme a Judi Dench dopo il commovente Philomena del 2013. In Victoria & Abdul mostra una regina autoritaria ma al tempo stesso con una certa vena ribelle, che va contro tradizione, famiglia, corte e cultura del suo tempo. Il film, ricco di momenti comici, esplora con ironia questioni di razza, religione, potere e la farsa dell’Impero attraverso il caleidoscopio di un’amicizia davvero insolita e profondamente commovente. “Credo che sia un film irriverente – sottolinea il regista – ma ho sempre pensato dovesse essere anche divertente”. Abdul, interpretato dall’attore indiano Ali Fazal, parte dall’India per donare alla regina una medaglia in occasione delle celebrazioni per il suo Giubileo d’Oro e, sorprendentemente, in uno scambio di sguardi trova il favore della sovrana che vede in lui qualcuno piacevole da guardare o con cui poter almeno parlare. “Questa fase della regina Vittoria è rimasta sepolta nel corso del tempo – sottolinea Ali Fazal – e si è per così dire sfocata. Ho letto molto su quell’epoca per capire il piccolo mondo fantastico di quest’uomo ingenuo all’interno della corte vittoriana. Era un ambiente in cui era importante il protocollo e in cui c’era molto razzismo. C’è un aspetto molto spirituale in questo rapporto, lei era la persona più potente al mondo a cui però mancava qualcosa e, e questo piccolo uomo comune l’aveva capito”. Victoria & Abdul arriva nelle sale italiane il 26 ottobre con la Universal Pictures.
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