Ha inizio oggi sul Monte Bianco la prima fase della lavorazione del nuovo film di Daniele Vicari Bianco (leggi l’intervista al regista), che si concluderà a dicembre: in questa prima fase non saranno coinvolti attori. La seconda fase, avrà inizio a marzo 2015 e vedrà impegnati tre attori italiani e quattro francesi. Il casting è ancora in via di definizione.
Bianco è il racconto di una grande avventura alpinistica intrapresa, all’inizio degli anni ’60, con determinazione e coraggio da sette giovani uomini, italiani e francesi, che decidono di infrangere i propri limiti e rifiutano di farsi dominare dalle proprie paure. Tra di essi, il leggendario Walter Bonatti.
La sfida era scalare un’immensa parete di roccia strapiombante: il Pilone Centrale del Freney, una verticale di 750 metri che cade a piombo sul ghiacciaio, ritenuta una scalata impossibile. Bianco è una coproduzione Italia-Francia, ed è prodotto da Francesco Virga e Gianfilippo Pedote della Mir Cinematografica con la francese Aeternam, sviluppato con Rai Cinema, con il supporto della Valle d’Aosta Film Commission
Ispirata al romanzo di Marco Albino Ferrari “Freney 1961-Tragedia sul Monte Bianco”, la sceneggiatura è scritta da Daniele Vicari, Massimo Gaudioso, Francesca Manieri e Marco Albino Ferrari.
“Qualche anno fa un film come Bianco sarebbe stato impossibile – dichiara il regista – Un punto di riferimento importante per me è la lavorazione del grande film di Cuaron: Gravity. In questo film Cuaron ha messo a punto un metodo di lavoro sorprendente e innovativo”
In questi giorni, è iniziata la prima sessione in montagna, con un sistema di fotogrammetria aerea in grado di realizzare rilievi video-fotografici ad alta risoluzione dell’intero percorso previsto nel film. Da queste riprese verrà tratto un modello tridimensionale, un set virtuale che sarà la base per la realizzazione di uno storyboard digitale dell’intero film e per la costruzione degli elementi scenografici in studio. Una volta realizzato il modello, con le inquadrature previste, si faranno muovere all’interno gli attori reali: un set digitale ma perfettamente aderente al vero in cui sono ricreati ambienti “impossibili”. Sono ovviamente previste anche riprese in alta quota dal vero, con droni ed elicotteri.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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