Il 17% delle donne italiane sono single senza figli e soddisfatte. Maria Sole Tognazzi rivendica questo dato per spiegare la genesi del suo terzo film da regista, Viaggio sola, in sala con Teodora dal 24 aprile. Protagonista Irene (Margherita Buy), una donna bella e intelligente, ma refrattaria ai legami troppo stretti, che fa di mestiere l’ospite a sorpresa, ovvero il controllo di qualità degli hotel a cinque stelle. Gira il mondo con un kit di strumenti di precisione per misurare la temperatura dei cibi e del vino, guarda sotto al letto e nei cassetti, osserva il comportamento dei dipendenti, per schedare ogni minima pecca dei grandi alberghi. Ha la valigia sempre pronta e pochissime relazioni: coltiva l’amicizia con il suo ex Andrea (Stefano Accorsi) e frequenta la svampita sorella Silvia (Fabrizia Sacchi), sposata senza più passione al noioso Tommaso (Gian Marco Tognazzi) e con due figlie piccole.
Prodotta da Bianca Film e Rai Cinema col sostegno del MiBAC, Viaggio sola è una commedia anticonvenzionale che sa descrivere la condizione umana contemporanea con tratti azzeccati e molto veri, in quell’alternarsi di momenti felici e malinconie, senza schematismi. “Il film è un inno alla libertà di scelta – spiega la regista di Passato prossimo e L’uomo che ama – Non c’è una perfezione da seguire. Ci sono donne di una certa età che, non avendo figli, possono pensare: ‘come sara’ la mia vita, il mio futuro?’ Si possono sentire incomplete. Da questa visione è uscito fuori il personaggio di Irene che conduce una vita particolare, come particolare è il suo lavoro”. E aggiunge: “E’ vero che la libertà può fare paura ed essere scambiata per solitudine, contiene sempre un compromesso, l’unico vero atto di libertà è scegliere a cosa rinunciare con consapevolezza”.
Margherita Buy torna a lavorare con Stefano Accorsi dopo Le fate ignoranti e Saturno contro, in una perfetta sintonia che disegna tra i due, almeno fino all’irruzione di un imprevisto, un rapporto quasi ideale, senza ricatti e recriminazioni. “Ma è una sconosciuta, l’antropologa Kate, incontrata durante un viaggio a Berlino, a dare a Irene lo specchio in cui guardare il suo avvenire di single”. Fuori dai condizionamenti che vorrebbero le donne tutte uguali, omogeneizzate dalla chirurgia plastica praticata quasi solo da medici uomini che sognano un mondo di bambole interscambiabili.
Dice Margherita Buy: “Irene è una donna solida, una che ha costruito la sua libertà. Solo a un certo punto sembra che la fiducia in se stessa stia crollando, ma è solo un attimo”. E la solitudine? “Certo capita spesso di trovarsi da soli, sentire la solitudine, come a volte è bello stare soli, lontani dai problemi della famiglia”, continua l’attrice. Che dice la sua anche sul prossimo presidente della Repubblica: “Vorrei una donna, mi conforta che ci sia Laura Boldrini presidente della Camera. Gli uomini, secondo me, hanno il terrore che si scopra che le donne sono più brave di loro”. E anche Maria Sole concorda: “Ho sognato che Emma Bonino diventasse presidente della Repubblica, ma temo che tornerà un uomo”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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