E’ ufficiale. Andrà al regista americano David Lynch il Leone d’oro alla carriera della 63/a Mostra del Cinema di Venezia. Il premio sarà consegnato al regista il 6 settembre, in occasione della proiezione di gala del suo nuovo film Inland Empire. L’ha deciso il cda della Biennale di Venezia, presieduto da Davide Croff, accogliendo la proposta del direttore Marco Müller. La notizia era già trapelata alcuni giorni fa, ma sembrava che non vi fosse unanimità all’interno della Biennale, voce sempre smentita da Venezia. David Lynch è considerato il capostipite del nuovo cinema indipendente americano, apripista per autori come i Coen, Jim Jarmusch, Spike Lee, Quentin Tarantino. Fra i suoi ammiratori figurano Stanley Kubrick e Bernardo Bertolucci. Il primo possedeva una copia di Eraserhead – il film che nel 1977 rivelò Lynch alla critica mondiale – che si faceva periodicamente proiettare nella sua villa in Inghilterra, affermando che era l’unico film non suo che avrebbe voluto dirigere lui stesso. Bertolucci, presidente della giuria al Festival di Cannes del 1990, sarebbe stato il vero ispiratore del verdetto che assegnò la Palma d’Oro a Cuore selvaggio.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk