Via libera al red carpet. Franceschini no Grandi Navi

L’occupazione pacifica del red carpet terminata con delusione. Tweet di Franceschini


L’assedio pacifico era iniziato all’alba: qualche centinaia di manifestanti, da 200 a 500 circa, hanno occupato il red carpet nel nome della fine della presenza della Grandi Navi in Laguna, ma anche a sostegno dell’ecologia e del problema dell’immigrazione. “Per evitare qualunque scontro con le forze dell’ordine, anche se delusi dalla mancanza di risposte dalla Biennale e di un appoggio che speravamo da parte di qualche attore militante”, ha detto all’ANSA una giovane attivista in tuta bianca.

Il gruppo ha liberato il tappeto rosso, così pronto per la passerella di chiusura della 76ma Mostra di Cinema. Mentre scriviamo è in corso una manifestazione nel centro del Lido, sempre di protesta contro le Grandi Navi in Laguna e più in generale sui cambiamenti climatici, “quindi il nostro progetto – sempre dichiarazione raccolta da ANSA – è di lasciare questo posto (red carpet) per unirci a loro, ma a condizione che, in modo del tutto pacifico, sia concesso di restare qui ad un piccolo gruppo in nostra rappresentanza, per avere massima visibilità internazionale durante l’ingresso degli ospiti della serata finale del festival”. 

S’è cercato un incontro con la Biennale per arrivare ad un accordo, al momento però non è stato ufficializzato e gli attivisti per il clima sono materialmente sopra il tappeto dove dovranno passare le delegazioni dei film, tra cui Mick Jagger e Donald Sutherland per il film di chiusura di Giuseppe Capotondi. Non era mai accaduto, almeno in anni recenti, che una protesta occupasse il red carpet. “Siamo entrati prima delle sei in massa e non abbiamo trovato alcuna resistenza”, ha spiegato un ragazzo che è arrivato da Napoli per la manifestazione documentata su Global Project. 

“A Venezia per la #Biennalecinema2019. Un impegno: entro la fine del mio mandato nessuna Grande Nave passerà più davanti a San Marco. Il vincolo del @_MiBAC è solo il primo passo. Abbiamo perso troppo tempo e il mondo ci guarda incredulo. #GrandiNavi”. Lo annuncia su Twitter il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, appena sbarcato al Lido per la serata finale della Mostra del cinema.

autore
07 Settembre 2019

Venezia 76

Venezia 76

Protesta del Codacons contro la premiazione di Marinelli

E' da segnalare una protesta del Codacons con annessa polemica circa la premiazione di Luca Marinelli con la Coppa Volpi a Venezia 76. L'attore aveva rilasciato una dichiarazione a favore di "quelli che stanno in mare e che salvano persone che fuggono da situazioni inimmaginabili". "In modo del tutto imprevedibile - si legge nel comunicato del Codacons - il premio come miglior attore non è andato alla splendida interpretazione di Joaquin Phoenix"

Venezia 76

Una Mostra più ‘social’ che mai

Venezia 76 si è distinta anche per una ricca attività sul web sui social network. Sulla pagina Facebook ufficiale sono stati pubblicati 175 post che hanno ottenuto complessivamente 4.528.849 visualizzazioni (2018: 1.407.902). Le interazioni totali sono state 208.929 (2018: 64.536). I fan totali della pagina, al 6 settembre 2019, sono 360.950, +4.738 dal 24 agosto 2019

Venezia 76

Barbera: non era scontato che Maresco piacesse alla giuria

Nel rituale incontro di fine Mostra Alberto Barbera fa un bilancio positivo per il cinema italiano: “In concorso c’erano tre film coraggiosi che osavano – ha detto il direttore - radicali nelle loro scelte, non scontati, non avrei scommesso sul fatto che la giuria fosse in grado di valutarne le qualità"

Venezia 76

Rean Mazzone: “Franco è molto felice, ma soffre anche”

Luca Marinelli e Franco Maresco, rispettivamente Coppa Volpi e Premio Speciale della Giuria, ma anche Luca Barbareschi per la coproduzione del film di Roman Polanski J'accuse. Ecco gli italiani sul podio e le loro dichiarazioni


Ultimi aggiornamenti